Finti buoni contro falsi razzisti: la guerra politica a colpi di fake news e populismo social

Pubblicità

La guerra politica del buonismo e dell’accoglienza senza regole (a cui dei poveri e dei diseredati di ogni colore non frega niente) sta raggiungendo livelli di bassezza disgustosa sia nella società (in)civile sia sui media dove ci si scambiano stilettate a colpi di fake news.

Sulle Ong esisteva già una grossa polemica ma da quando il governo italiano Lega – 5 Stelle si è insediato, e ha cominciato ad applicare la sua politica con il Ministro degli Interni Salvini, la stampa asservita inventa una bufala al giorno per cercare di screditare il governo e bollarlo come razzista e disumano.

Salvo poi, il giorno successivo, o poche ore dopo addirittura, scoprire che puntualmente è una fake news, che le cose non sono andate come si credeva, che i morti non erano morti oppure erano morti altrove.

Pubblicità

E ancora che i salvatori non sono i salvatori che dicono di essere, quelli che approfittano anche di nomi famosi (l’ultimo è il cestita spagnolo Marc Gasol) per farsi pubblicità.

C’è poi la guerra personale di Saviano contro Salvini, puntualmente anche qui si smentisce ogni giorno lo scrittore.

C’è la stampa di una certa sinistra (pseudo)intellettuale che sta vedendo decadere il potere politico che la sosteneva e quindi tira calci più pesanti che mai come un bambino incapricciato.

Pubblicità

Lasciamo commentare gli ultimi eventi ai colleghi di Libero Quotidiano e il Fatto Quotidiano giusto per farvi un’idea sulla questione della Ong spagnola Open Arms.

http://www.liberoquotidiano.it/news/italia/13361906/open-arms-tutte-balle-documento-che-smaschera-ong-in-fuga-.html

https://www.ilfattoquotidiano.it/2018/07/18/open-arms-marina-libica-nega-accuse-palazzotto-due-interventi-diversi-cronista-conferma-cera-altra-missione/4500368/

http://www.liberoquotidiano.it/news/esteri/13361593/ong-proactivia-open-arms-testimone-non-ho-visto-morti-in-mare-matteo-salvini-roberto-saviano.html

Puntualmente, nessuno dirà che si era sbagliato e passerà alla prossima bufala, come quella della Croazia.

L’importante non è essere buoni, è dichiararsi buoni e dare del razzista agli altri. Farsi belli e non far nulla, senza amore della verità.

Questo si che è populismo e disonestà intellettuale.

Se poi i fatti non sono veri, non fa una piega, tanto l’urlo dello scandalo è stato lanciato e molti beoti sui social lo rilanciano al grido di rivoluzione stando seduti al pc o con lo smartphone davanti all’aperitivo.

Pubblicità

Pubblicità