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Trento

Alfonso Larentis (AGIRE): «Intervenire sulla sicurezza, i servizi periferici e la burocrazia»

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Speciale Elezioni provinciali 2018

Continua la nostra rubrica che porta alla ribalta i candidati delle elezioni del 21 ottobre 2018.

Lui è Alfonso Larentis, e si presenterà alle elezioni amministrative di ottobre con «Agire per il Trentino», movimento che fa parte della coalizione di centrodestra autonomista.

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Larentis, ha 35 anni, ed è vissuto a Garniga Terme fino al giorno del suo matrimonio.

Poi si è trasferito a Trento, a La Vela.

È attivo nel mondo del volontariato locale e fa parte della Pro Loco della piccola frazione.

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Lavora da circa 3 anni come tecnico presso la protezione civile trentina, «un lavoro molto stimolante che mi piace molto», è del segno della bilancia ed è sposato da 2016. «Amo molto mia moglie che mi darà fra pochi mesi il primo figlio, ma penso già al secondo….»

Diplomato perito industriale nel 2004, ha lavorato prima nel mondo della cooperazione e poi presso un noto spumantificio trentino

Nel frattempo, dimostrando una abnegazione non comune, mentre lavorava si è anche laureato in sociologia.

«Ho preso anche un brevetto professionale per imprenditori agricoli che mi ha consentito di approfondire le tematiche del mondo agricolo e dell’allevamento» – ricorda Alfonso Larentis

Larentis non è nuovo sulla scena politica trentina. Ha infatti partecipato alle elezioni provinciali del 2013 ed è stato eletto due mandati di fila come consigliere comunale a Garniga Terme. È inoltre il responsabile del coordinamento del partito per Garniga Terme, Cimone ed Aldeno

Nel 2015 ha fatto campagna elettorale per il candidato Sindaco del centrodestra Claudio Cia. Sulle prossime elezioni e sui media ha un’idea concreta, «la sfida si giocherà nel web e fra la gente, ormai le televisioni e i giornali cartacei non garantiscono più nessuna visibilità, come hanno dimostrato le elezioni del 4 di marzo 2018»

Adora la natura «soprattutto una natura curata dall’uomo – sottolinea – e quando vedo come vengono gestiti alcuni masi del trentino e dell’Alto Adige provo un grande senso di soddisfazione, gratitudine e riconoscenza verso chi li gestisce e che diventa quindi custode del territorio»

È molto attivo anche dentro la piccola attività agricola di famiglia, «produciamo la farina per la polenta e molte altre cose, come patate, ortaggi e uva»

Quale è stato il suo percorso alla sua candidatura per agire per il Trentino?

«Seguo la politica dal 2007 quando sono stato eletto consigliere comunale a Garniga Terme, ho incontrato Claudio Cia nel 2013 in occasione della mia candidatura alle elezioni Provinciali. Durante quel percorso è nato un rapporto di stima che ci ha avvicinati politicamente fino alla nascita di Agire per il Trentino. Da qui la mia scelta di concorrere con la mia candidatura a sostenere i valori su cui Agire si fonda». 

50 gg per conquistare un voto in più degli altri candidati, come pensa di riuscirci?

«Cercando di stare il più possibile con le persone ed ascoltare le loro esigenze, spesso la politica risulta lontana dalle aspettative dei cittadini ed incapace di ascoltarli». 

Le prime tre cose sintetiche che farà se sarà eletto in consiglio provinciale?

«Occorre intervenire subito per ripristinare il senso di sicurezza dei cittadini, frenare lo spopolamento dei territori periferici intervenendo sui servizi essenziali, attuare misure per semplificare e ridurre il carico burocratico delle aziende e dei cittadini». 

Resterà attivo nel partito e nel territorio in caso di sconfitta?

«La politica è per me un percorso a fianco del territorio in cui si vive, rappresenta uno strumento per migliorare la vita delle persone, o la si fa o la si subisce».

Quanto spenderà per la campagna elettorale?

«Quanto basta» 

Quali sono i temi che affronterà in campagna elettorale?

«Agricoltura e Artigianato, Ambiente e prevenzione sul territorio, Sicurezza, Giovani e Famiglie, Volontariato». 

Cosa ne pensa del governo di centro sinistra che ha governato nell’ultima legislatura?

«Personalmente mi ha deluso molto». 

Chi butta dalla torre fra Ugo Rossi, Paolo Ghezzi e Carlo Daldoss?

«Voglio lasciare questa opportunità agli elettori». 

Cosa ne pensano famigliari e amici della sua discesa in campo?

«La mia famiglia mi ha sempre sostenuto nelle mie scelte». 

Ha dei rimpianti nella vita?

«Mi sono sempre impegnato molto per evitare di averne»

Qualche rimorso?

«Cerco di non lasciare mai questioni incompiute che possano crearmi dei rimorsi»

Che hobby ha?

«Nel mio tempo libero pratico attività agricola nel mio paese di origine, Garniga Terme, assieme alla mia famiglia, la fienagione sui prati di montagna,la coltivazione dei campi e dei vigneti nel periodo estivo, mentre nella stagione autunnale mi occupo del taglio e della cura del bosco. Mi gratifica molto riuscire a mantenere un territorio bello ed ordinato con il mio lavoro. Oltre a questo amo molto leggere e camminare in montagna». 

L’ultimo libro che ha letto? 

«Pane e bugie di Dario Bressanini, la verità su ciò che mangiamo» 

Che musica ascolta?

«Pop, Rock, ma amo molto anche i nostri cori popolari che rappresentano il dna delle nostre comunità»

Beatles o Rolling Stones?

«Beatles» 

Che macchina ha?

«Volkswagen Touran»

Il 4 marzo per le politiche nazionali cosa ha votato?

«Centrodestra» 

Ha un politico di riferimento italiano?

«Alcide de Gasperi, non un semplice politico, ma uno statista che ha saputo guadare lontano».

E qui in Trentino?

«Claudio Cia, vedo in lui due caratteristiche che ritengo fondamentali per un politico, l’umiltà che consente di ascoltare le persone mettendosi nei loro panni, e l’altruismo ovvero la capacità di rinunciare a qualcosa per se stessi a beneficio della collettività».

Preferisce l’auto o la bicicletta?

«L’auto, anche se la mia vera passione sono i trattori agricoli». 

Soldi, successo o potere?

«Il Potere, se può essermi utile a migliorare la vita delle persone» 

Cosa le fa più paura nella vita?

«Perdere le persone che amo» 

Lei è originario di Garniga, quali sono le priorità per quella zona?

«Per il mio paese di origine la priorità è sicuramente l’allargamento della strada provinciale Sp 25 che la comunità attende da anni. Per la città di Trento dove vivo occorre riportare il senso di sicurezza ed eliminare il degrado urbano» 

Si ricorda di un’occasione in cui si è trovato in difficoltà e ha dovuto chiedere aiuto a qualcuno?

«La nostra società moderna è molto interconnessa, quindi solo giocando in squadra si possono raggiungere dei risultati concreti» 

Quale qualità e quale difetto si riconosce?

«Credo di essere una persona umile che sa ascoltare con spirito aperto alla conoscenza e molto sensibile verso i problemi degli altri. Sono un pignolo e meticoloso, questo a volte rappresenta un difetto e a volte però no».

festa della Pro loco

Dica la verità uscirebbe a cena con , Lucia Borgonzoni, Maria Elena Boschi, Mara Carfagna, Alessandra Moretti, Daniela Santanchè,Virginia Raggi o Giulia Bongiorno?

«Con nessuna di queste, tornando indietro di 10 anni passerei una serata con Rita Levi Montalcini»

Superbia, avarizia,lussuria, invidia, ira, accidia, gola..a quali vizi capitali associa il suo nome?

«Tendenzialmente non mi riconosco in nessuno di questi vizi capitali»

Quale è stato il momento più soddisfacente della sua vita?

«In ogni fase della mia vita ho avuto delle belle soddisfazioni, un giorno veramente emozionante è stato il mio matrimonio. Ma penso che il più soddisfacente di tutti sarà fra pochi mesi quando nascerà mio figlio» 

Se potesse incontrare una persona famosa, chi incontrerebbe e perchè?

«Leonardo da Vinci, lo considero un genio di cui avremmo ancora urgentemente bisogno per disegnare il futuro della nostra civiltà». 

Gioco di squadra o in solitaria?

«Gioco di squadra, non esiste azione politica efficace senza gioco di squadra».

Quando è stata l’ultima volta che ha pianto?

«Quando è mancata la mia nonna, a cui ero molto legato». 

Carne o pesce?

«Apprezzo entrambi a seconda del occasione» 

Lago,mare o montagna?

«Non disdegno il mare, ma in montagna mi sento a casa» 

Cosa le manca di più?

«Tutte le persone che non ci sono più e che hanno lasciato un segno indelebile nella mia vita» 

Se fosse un animale?

«Ammiro molto la formica, animale previdente, determinato, forte, che dimostra come con impegno, organizzazione e gioco di squadra riesce a raggiungere grandi risultati. Inoltre nel suo Agire mette sempre al primo posto gli interessi della collettività in cui vive, rispetto ai propri».

Bionda o Mora?

«Se si parla di donne adoro le castane» 

L’ultimo viaggio che ha intrapreso?

«Un tour nella magica Cuba, un viaggio indietro nel tempo dove a fianco di tanta povertà si respirano il calore ed il sorriso di un popolo solidale».

Il suo sogno?

«Contribuire a creare una società migliore per lasciarla in eredità ai nostri figli». 

Cosa guarda in tv

«Dibattiti politici, documentari di divulgazione scientifica, film in generale». 

Quale è stato l’avvenimento di cronaca che l’ha maggiormente segnata?

«Il terremoto del centro Italia degli ultimi anni che ha visto la mobilitazione solidale di molti nostri concittadini al servizio delle popolazioni colpite. Di fronte ad una catastrofe, una bella risposta di quel trentino che ammiro». 

Per cosa sarà ricordato?

«Per la coerenza delle mie idee e per aver lottato per difenderle andando spesso controcorrente» 

E’ pronto ad essere uno dei protagonisti del grande cambiamento del Trentino?

«Si, certo con umiltà ed impegno»

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