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Trento

Gabriella Maffioletti (Forza Italia): «Riparto da dove ho lasciato, anche se grazie al centrosinistra le cose sono peggiorate»

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Speciale elezioni provinciali 2018.

Continua la carrellata di interviste ai candidati delle elezioni provinciali del 21 ottobre che eleggeranno il nuovo consiglio provinciale della provincia autonoma di Trento.

Saranno oltre 500 i candidati per 35 posti in consiglio provinciale.




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I risultati si cominceranno a delineare già nella notte del 21 ottobre, dopo la chiusura, alle ore 23.00, delle urne

Ospite della nostra rubrica è Gabriella Maffioletti, 60 anni, di Trento, del segno del cancro, sposata da ben 38 anni  e con 4 figli, di rispettivamente 22, 32, 38 e 42 anni.  «Con i miei figli e mio marito condivido tutto e mi confronto sempre prima di prendere delle decisioni importanti»

Gabriella Maffioletti si presenta nel partito Forza Italia, che sostiene Maurizio Fugatti candidato presidente della coalizione di centrodestra autonomista popolare.

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Lei non è un politico come si suol dire di primo pelo, dopo anni di gavetta infatti è riuscita 15 anni fa a diventare consigliere comunale del capoluogo dopo aver militato prima nella lega nord e dopo nel movimento a sostegno di «Morandini Sindaco» insieme a Claudio Cia, Marco Sembenotti e Francesca Gerosa.

Ha candidato alle provinciali del 2008 e del 2013 ottenendo ottimi risultati e sfiorando la nomina a consigliere provinciale.

«Abitando a Gardolo – ricorda Gabriella – una periferia a nord di trento, vivevo con malessere alcune situazioni di degrado e una gestione dell’inserimento nella società degli immigrati che specie nella scuola portava ad un grandissimo rallentamento del programma di studi dei ragazzi italiani, in tal senso sentivo parecchie lamentele da parte di molti genitori»

Ed è proprio questa una delle molle che la spinge a dedicarsi alla comunità scendendo nell’agone politico.«Vedevo un immobilismo pericoloso fra i politici locali e troppe cose poco trasparenti e da cambiare, per questo ho cominciato a combattere e fare politica»

Qual è stato il percorso che ha portato alla sua candidatura per Forza Italia?

«Ero già passata in Forza Italia durante il mandato comunale. Alla fine della legislatura non ho più candidato per alcuni problemi personali. Poi ho incontrato Giorgio Leonardi (NdR – ex consigliere provinciale pdl) il quale mi ha nuovamente stimolata a ripresentarmi nell’agone politico per ricominciare alcune mie battaglie»

45 giorni per conquistare un voto in più degli altri candidati, come pensa di riuscirci?

«Pancia a terra e ritornare in quelle situazioni domestiche, ambientali e zonali a me care»

Le prime tre cose sintetiche che farà se fosse eletta in consiglio provinciale?

«Ripartirò da dove avevo lasciato dopo l’addio all’impegno in consiglio comunale, anche se da allora grazie al centrosinistra le cose sono peggiorate di molto.  Dai problemi degli inquilini Itea, molti dei quali connesse alla privatizzazione. La gravissima problematica dell’allontanamento dei minori dalla famiglia, che spesso avviene per grave colpa dei servizi sociali poco trasparenti e non conformi con la realtà e l’assistenza domiciliare agli anziani con le gravi problematiche delle OO.SS da sempre sottodimensionate nell’organico»

Resterà attiva nel partito e sul territorio in caso di sconfitta?

«Bisognerà vedere le prospettive, mi piacerebbe rimanere per formare i giovani e farli crescere per prepararli a diventare adepti della politica» 

Quanto spenderà per la campagna elettorale?

«Non ho quantificato il costo, ma spero la minore cifra possibile»

Cosa ne pensa del governo di centrosinistra che ha governato nell’ultima legislatura?

«Penso abbia dato il meglio di se nell’esercitare il potere in quanto tale. Alla fine infatti ha distribuito dei posti di lavoro in cambio di consensi, ha eseguito 12 nomine dirigenziali fatte senza nessuna proceduta concorsuale, ed elargito contributi a pioggia in ogni categoria senza nessuna visione lungimirante, avvantaggiando guarda caso i soliti noti»

Chi butta dalla Torre fra Ugo Rossi e Paolo Ghezzi e Carlo Daldoss?

«Li legherei tutti ad un unico filo, così il primo che cade trascina anche gli altri» 

Cosa ne pensano famigliari a amici della sua discesa in campo?

«Questa volta ho dovuto forzare la situazione e imporre la mia scelta, ma ora sono sostenuta da tutti che si prodigano per la mia campagna elettorale» 

Ha dei rimpianti nella vita?

«Si, quello di non essermi laureata»

Qualche rimorso?

«Nessuno»

Che hobby ha?

«Mi piace correre, sono una camperista, amo viaggiare e leggere» 

L’ultimo libro che ha letto?

«Sono due,  “I sette peccati capitali dell’economia italiana” di Carlo Cottarelli e “A ciascuno il suo” il romanzo di Leonardo  Sciascia»

Che musica ascolta?

«Musica leggera e sinfonica»

Beatles o Rolling Stones ?

«Beatles tutta la vita»

Che macchina ha ?

«Volkswagen Passat»

Il 4 marzo alle politiche nazionali per chi ha votato?

«Centrodestra»

Ha un politico di riferimento Italiano?

«Antonio Tajani di Forza italia che è anche europarlamentare» 

E qui in Trentino?

«Stimo molto Enrico Pruner»

Preferisce l’auto o la bicicletta?

«La bicicletta quando è possibile, anche se l’auto è ormai indispensabile muoversi velocemente»

Soldi, successo o potere?

«Salute…»

Cosa le fa più paura nella vita?

«La morte di qualcuno che amo»

Lei abita a Trento, quali sono le priorità in quella zona?

«Per Trento la sicurezza è il tema focale, poi l’ordine pubblico e il decoro urbano che sono calati negli ultimi 10 anni. È necessario lavorare anche sui primari servizi ai cittadini, come la sanità e il trasporto urbano»

Si ricorda di un’occasione in cui si è trovata in difficoltà e ha dovuto chiedere aiuto a qualcuno?

«Ce ne sono state tante, non ritengo umiliante chiedere aiuto agli altri, anzi, farlo significa avere la consapevolezza dei propri limiti» 

Quale qualità e difetto si riconosce?

«Un mio difetto è senza dubbio l’irritabilità, mi riconosco invece grande tenacia e determinazione»

Superbia, avarizia, lussuria, invidia, ira, accidia, e Gola a quali dei vizi capitali associa il suo nome ?

«L’ira»

Uscirebbe a cena con Salvini, Di Maio, Renzi o Berlusconi?

«Con Silvio Berlusconi»

Cosa ne pensa dei matrimoni Gay e delle adozioni?

«Sono d’accordo per il riconoscimento dei diritti civili ai gay perché li ritengo legittimi, ma ricordo anche che ci sono già delle leggi vigenti che li tutelano da tempo. Molto contraria invece alle adozioni all’interno della coppia omosessuale perché non la ritengo “famiglia naturale” dove un bambino possa crescere bene»

Qual è stato il momento più soddisfacente della sua vita?

«Quando sono nati i miei figli»

Se potesse incontrare una persona famosa, chi incontrerebbe e perché?

«Maria Teresa di Calcutta perché rimane a distanza di tempo un vero esempio per tutta l’umanità»

Gioco di squadra o in solitaria?

«Gioco di squadra»

Quando è stata l’ultima volta che ha pianto?

«Dopo la sentenza della cassazione che mi ha assolta per diffamazione, ho pianto dalla felicità»

Carne o pesce?

«Pesce»

Lago, Mare o montagna?

«Mare»

Cosa le manca di più?

«Il poter stare più tempo con i miei figli»

Se fosse un animale?

«Una Tigre» 

L’ultimo viaggio che ha intrapreso?

«Siamo andati in Portogallo, un viaggio bellissimo»

Il suo sogno?

«Arrivare in consiglio provinciale per poter dare un’importante apporto alla costruzione di un nuovo Trentino»

Cosa guarda in Tv?

«La guardo poco, prevalentemente trasmissioni politiche e documentari»

Qual è stato l’avvenimento di cronaca che l’ha maggiormente segnata?

«Sono rimasta particolarmente segnata dal medico anestesista di Saronno che uccideva i pazienti»

Per cosa sarà ricordata?

«Spero per l’impegno e la serietà e per ho lasciato un  forte segno nella politica trentina».

È pronta ad essere uno dei protagonisti politici del grande cambiamento del Trentino?

«Si, e non vedo l’ora»

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