Dimaro campo di guerra, ma è già ripartita: “Abbiamo visto la morte. Vigili del fuoco fantastici”

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Dopo la giunta provinciale tenuta nel comune di Dimaro, il presidente della Provincia di Trento Maurizio Fugatti si è recato nel cantiere che una volta era il camping Dolomiti.

Difficile raccontarlo a parole, sembra una zona di guerra anche dopo oltre due settimane.

Sassi, fango, case distrutte. La natura ha spazzato via tutto, compreso il camping dove ha perso la vita anche Michela Ramponi.

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Qualche persona per strada si ferma a raccontare: “Ho sentito un boato, temevo di morire, mi sono salvato per miracolo. Ho visto la morte”. 

Qualcuno tra gli sfollati elogia il lavoro dei vigili del fuoco: “Sono stati fantastici, erano stanchi ma sempre allegri. Ci hanno tenuto su il morale oltre ad aiutarci tanto concretamente”.

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Il proprietario del camping Dolomiti, Livio Valentini, non ha più parole dopo aver perso tutto.

“Mi dispiace per Michela, era geometra, una brava ragazza, le davo lavoro. Io mi sono salvato per un secondo e lei no”.

“I danni sono enormi, almeno 10-12 milioni. E’ impossibile rimettere in piedi l’azienda. Ci vogliono almeno sei mesi solo per i lavori”, prosegue lo sfortunato imprenditore classe 1944.

“Era impossibile prevedere una simile furia – dice ancora un’altra persona della zona -. Dobbiamo ringraziare il nostro sindaco Lazzaroni per la solerzia. I vigili del fuoco, le forze dell’ordine e tutti quelli che hanno dato una mano”.

“Noi solandri ci riprenderemo – aggiunge una donna anziana – e speriamo che vengano mantenute le promesse. Finora il voto è 110 e lode”.

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