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Italia ed estero

Carabiniere aggredito, il video shock. Il ministro della difesa: «Ho telefonato al Carabiniere, i balordi la pagheranno»

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Il video ha raggiunto decine di migliaia di interazioni e di condivisioni.

È finito anche sulla pagina Twitter del Ministro della Difesa Elisabetta Trenta che ha commentato: «Ho visto questo video in cui un Carabiniere viene aggredito a Roma. Gli ho telefonato, gli ho espresso la mia vicinanza e quella di tutto il governo, a lui e a l’Arma. L’ho invitato al Ministero della Difesa per dirgli personalmente grazie a nome del Paese. I balordi la pagheranno!»

Dopo la messa online del Video sono partite subito le indagini per risalire a un gruppo di ragazzi incappucciati, probabilmente tifosi laziali, che nella notte tra giovedì e venerdì, dopo la partita Lazio-Eintracht, hanno aggredito con mazze un tifoso tedesco a Trastevere, insultato e aggredito i carabinieri intervenuti in suo soccorso lanciando bottiglie.




Attiva/Disattiva audio qui sotto
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Nell’episodio i carabinieri in servizio di pattugliamento nel quartiere hanno soccorso il ragazzo tedesco a terra.

Nel video, diventato virale, si vede un militare che viene insultato, bersagliato dal lancio di bottiglie. Il carabiniere impugna la pistola ma non spara e rimane lievemente ferito alla testa.

Il carabiniere ha riportato un trauma cranico giudicato guaribile in 7 giorni. Lo rende noto l’Arma, spiegando che il militare “era impegnato in un servizio notturno a tutela della sicurezza dei cittadini ed è intervenuto in difesa di persone aggredite e impaurite. Sa di aver fatto solo il suo dovere. Ha estratto la pistola per tenere a distanza gli aggressori, ma ha fatto in modo di non sparare mantenendo fino all’ultimo, in condizioni molto difficili, il sangue freddo e la professionalità dovuti”.

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L’obbiettivo della procura è quello di identificare gli autori dell’aggressione.

Il carabiniere era intervenuto per individuare i responsabili di un pestaggio, ma il branco, tutti armati di spranghe e bastoni, ha reagito violentemente. Il militare ha dunque estratto l’arma, per tenerli a debita distanza salvaguardando, in questo modo, la propria incolumità.

Sulla questione è intervenuto anche il Sindacato Fsp Polizia: «Infierire contro un militare armato vuol dire essere certi che non si difenderà. In quel video immagini emblematiche della mentalità di violenti che contano sull’assoluta impunità»

Questo in concreto il contenuto della nota del sindacato a firma di Valter Mazzetti, segretario della Fsp Polizia, che spiega anche come «le scioccanti immagini del video del carabiniere che a Roma arretra di fronte a un branco di violenti che lo aggrediscono senza pietà sono l’emblema dell’indicibile degrado che regna in alcune sacche della nostra società. Ambienti che sono considerati notoriamente più problematici ma che, a ben riflettere, amplificano in maniera plateale una mentalità che, purtroppo, è ben più diffusa e che nasce dalla mollezza della risposta dell’ordinamento di fronte alle violenze nei confronti delle Forze di Polizia, dalla quasi inesistente concretezza della pena nei casi in cui si calpesta ogni regola che difende l’autorità dello Stato e chi lo rappresenta».

«E quel che è peggio – incalza Mazzetti – è l’insopportabile ipocrisia di chi ancora pratica la caccia alle divise nell’assurdo tentativo di criminalizzare l’operato di migliaia di donne e uomini che ogni giorno vanno in strada come prede di un’ordinaria follia che, quest’anno, ne ha portati oltre 1500 in ospedale solo fra i carabinieri. Stamattina questo dato allucinante è stato ribadito dal ministro della Difesa che ha auspicato maggiore durezza contro chi attacca le divise, ma noi aspettiamo da troppo tempo una tutela reale e ferma che ancora non arriva. La verità, piuttosto, è che aggredire un operatore di polizia, opporre resistenza, insultarlo, picchiarlo, contestarlo in tutti i modi è diventato un fatto ‘consuetudinario’, normale. Ed è ancor più vero che chiunque porti una divisa in Italia ha ben imparato che difendersi è peggio che subire un’aggressione. I cittadini sanno di poter contare sull’altissima professionalità che contraddistingue le Forze dell’ordine italiane, le uniche che in pratica subiscono di tutto pur di non reagire. Ma pensare di poter fare esattamente ciò che si vuole, spadroneggiando in spregio assoluto delle leggi e certi di non dover subire conseguenze, è decisamente un’altra cosa».

Il video dell’aggressione al Carabiniere

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