Trento
Percorsi gender in Trentino: domani la decisione
L’assessorato alle politiche sociali deciderà lunedì nel merito dei percorsi gender nelle scuole voluti dal centrosinistra nella precedente legislatura.
Una riunione fra l’assessore Stefania Segnana, il direttore dell’agenzia del lavoro Antonella Chiusole e il dirigente del dipartimento valuterà se è il caso di continuare i percorsi gender oppure modificarli.
«Sono in contatto e mi confronto giornalmente con la dottoressa Antonella Chiusole, – spiega l’assessore Segnana – che mi ha inoltrato il materiale usato per questi percorsi. Saranno analizzati serenamente tutti i percorsi. Noi non siamo contrari a prescindere, se i corsi si fanno contro il bullismo o per scongiurare la violenza di genere ben vengano, se però l’iter seguito va verso un insegnamento che riguarda argomenti legati alla sessualità o alla naturalità della famiglia questo non va più bene»
E ancora: «Con la dottoressa Chiusole abbiamo deciso di valutare nel merito e se necessario togliere delle parti che trattano certi argomenti e magari inserirne altre più consone agli studenti»
L’assessore Stefania Segnana ha confermato anche che lo stop ai corsi «gender» era già stato deciso insieme all’assessore Bisesti prima della proposta da parte dell’istituto comprensivo 6 del libro «Extraterrestre alla pari”.
Il libro in questione è stato scelto nell’ambito del progetto «Viaggio nel libro» proposto dall’istituto insieme a Iprase nel mese di novembre per aiutare a comprendere ed interpretare dei testi narrativi
Tale proposta era stata accettate da tutti i genitori.
Il percorso intrapreso dalle scuole su indicazione della precedente giunta di centro sinistra secondo le docenti del gender trentine, doveva servire a prevenire e contrastare fenomeni di bullismo, violenze di genere, o per combattere il fenomeno dell’omofobia, peraltro assente da sempre in Trentino.
Una sorta insomma di approfondimento sulle pari opportunità.
Ma pare che non sia stato così.
Secondo diversi osservatori, alcuni dirigenti e genitori le lezioni gender non sono state altro che una forma di indottrinamento subdolo rispetto a tematiche come la sessualità o i modelli di famiglia.
Alcune docenti infatti hanno fatto girare durante le lezioni e anche fuori, dei libri non molto idonei al tipo di argomento e legati all’indottrinamento gender.
Alcuni di questi erano già stati ritirati mesi orsono. (qui l’articolo di approfondimento)
In un caso una docente lo scorso Natale presso un asilo trentino ha spiegato che «si, è vero che esiste la madonna e san Giuseppe, ma esiste anche la coppia formata da due maschi e due donne.» Le immagini in tal senso parlano chiaro.
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