Trento
Vandalismi dei soliti «noti» al cinema Astra dopo la proiezione del film sulle Foibe
Vandali in azione nella notte in via Buonarroti a Trento.
I soliti «noti» hanno preso di mira il cinema Astra «colpevole» di aver trasmesso ieri sera in data unica il film «Red Land – Rosso Istria»
Sui muri e sulle vetrine del cinema stamane sono apparse delle scritte antifasciste di cattivo gusto.
Il film, di Maximiliano Hernando Bruno prodotto anche da Rai Cinema e presentato alla mostra di Venezia, racconta la storia di Norma Cossetto, figlia di un gerarca fascista e podestà di Visinada, barbaramente uccisa e gettata nella foiba di Villa Surani dai partigiani titini all’indomani dell’8 settembre.
La proiezione era organizzata dalla fondazione Museo storico in collaborazione con il Comitato provinciale dell’ANVGD (Associazione nazionale Venezia Giulia e Dalmazia).
In sala oltre 150 persone sedute hanno assistito alla proiezione e molte hanno dovuto rimanere in piedi.
Il film sarà riproposto venerdì 8 febbraio su Rai2.
Presenti alla proiezione anche l’assessore all’istruzione della provincia autonoma di Trento Mirko Bisesti, e il vice presidente del consiglio comunale Bridi
«Non sarà accettabile, né accettato che il confronto si trasformi in scontro o che la proiezione sia propagandata da gruppi politici che, per loro discutibili intenzioni, vogliano, prevaricando, appropriarsi dell’appuntamento» – Aveva detto pochi giorni prima della proiezione Artuso, il titolare del cinema Astra.
Purtroppo invece è stata un’altra opportunità per un nuovo scontro politico.
E al cinema Astra è andata anche bene.
Infatti circa un anno fa gli antagonisti spaccarono le vetrine dell’Hotel Everest reo – secondo i centri sociali – di aver ospitato un incontro per la presentazione di un libro sostenuto da forza Nuova.
Un confronto che si sta inasprendo oltre i limiti dopo l’ennesimo attacco anarchico al Tribunale di Rovereto dove è stata distrutta una porta con due bombe carta la scorsa notte.
“Stiamo assistendo ad una preoccupante escalation di atti vili ed intimidatori che colpiscono le istituzioni della nostra terra. Atti che condanniamo con fermezza”. – aveva detto il governatore Fugatti ieri dopo l’attentato di Rovereto.
“Auspichiamo che gli autori dell’attentato possano essere scoperti e condannati e al riguardo abbiamo piena fiducia nelle forze dell’ordine, alle quali ribadiamo tutto il nostro supporto. Nel contempo – dice Fugatti – rilanciamo il nostro impegno per cercare, tutti insieme, di collaborare per risolvere pacificamente tali tensioni tramite l’unico sistema possibile che è quello del confronto democratico”.
Parole, quelle del governatore, che pare non abbiano sortito nessun effetto.
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