Trento

Degrado loggiato chiesa di san Marco. Katia Rossato interroga la giunta

Pubblicato

5 anni fa

7 Febbraio 2019

Redazione Trento

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«Non ritiene utile prevedere la possibilità di proteggere il loggiato duecentesco della chiesa di San Marco a Trento in modo da preservare la sua integrità e il suo decoro, al fine di mantenerne inalterato il suo valore artistico e storico oltre che garantire un quieto vivere alla comunità residente nei paraggi?»

È questa in sintesi la domanda posta dal consigliere Katia Rossato alla Giunta provinciale ieri mattina durante la seduta del consiglio provinciale.

La domanda che Rossato ha posto alla giunta è il frutto di numerose richieste dei residenti e dei commercianti della zona di Piazzetta Antoniani e via san Marco

Si parla naturalmente della situazione di degrado che sta soffrendo il loggiato duecentesco della Chiesa di san Marco.

“Si tratta di una situazione delicata e che vede molti residenti stanchi di una situazione che non è solamente di degrado, ma anche di deturpamento di un manufatto storico quale è quello della chiesa del duecento presente nel centro storico di Trento. Ad oggi il luogo viene usato come punto di ritrovo da nutriti gruppi di persone che non perdono occasione per abbandonare tutte le sere rifiuti di ogni genere, scrivendo sui muri e lordando con le loro deiezioni i vari angoli presenti nei paraggi” – si legge nella premessa del documento interrogativo di Katia Rossato

Ad essere interessato dalle vandalizzazioni pare essere anche il ciottolato d’epoca presente nel loggiato, fatto che risulta possibile verificare anche ai meno esperti, recandosi sul posto e notando i recenti riposizionamenti del ciottolato stesso.

Lo storico loggiato viene poi usato come dormitorio da soggetti in stato di alterazione dei sensi.

Rossato ha poi voluto aggiungere che lo scopo dell’interrogazione è quello di prevedere la possibilità di proteggere il loggiato duecentesco della chiesa di San Marco a Trento in modo da preservare la sua integrità e il suo decoro, al fine di mantenerne inalterato il suo valore artistico e storico oltre che garantire un quieto vivere alla comunità residente nei paraggi.