“Compagno Mitra” e i crimini della Resistenza: presentazione a Trento del libro di Gianfranco Stella

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Verrà presentato domani (9 febbraio) alle 17 presso la sala circoscrizionale di via Verruca a Trento il libro “Compagno Mitra” dello scrittore e studioso Gianfranco Stella.

Arriva quindi nella città del Concilio il discusso saggio storico che non ha paura di fare i nomi e i cognomi degli autori comunisti e stalinisti dei delitti attribuiti alla Resistenza.

Un’opera in grado di far cadere il tabù dell’anonimato che il potere comunista è accusato di aver difeso e tutelato nel nome di una censura camuffata da lotta per la libertà. E se ancora oggi per il reato di lesa maestà nei confronti della Resistenza si rischia ancora la gogna mediatica, il libro di Gianfranco Stella si presenta come un coraggioso lavoro di ricerca a favore di un’altra verità.

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Seicento pagine che hanno il grande pregio di non voler sovvertire la storia come mero esercizio di contrarietà, ma di raccontarne aspetti diversi grazie a un grande impegno di raccolta e investigazione.

Per stessa rivelazione di Stella, molto del materiale utilizzato per la stesura del saggio arriva da inchieste interne del Pci e da un testimone d’eccezione, un “ex comunista vivente” di cui lo studioso ha però promesso di non fare mai il nome.

Pochissimi dunque quei partigiani tra le centinaia interpellati dall’autore che furono disposti a raccontare ciò che per decenni è stato taciuto.

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Quasi per una sorta di “fraintendimento” di massa in gran parte dovuto, come afferma Stella, all’uso politico che il Pci fece della Resistenza, il quadro che la mano della propaganda ideologica ha realizzato è ogni giorno davanti ai nostri occhi.

E’ così che l’operazione politica della mistificazione vorrebbe ancora una volta condannare la verità ad essere inganno storico e mistificazione essa stessa. Ma l’immagine della Resistenza costruita dai vincitori a danno dei vinti ha ancora molto da restituire, per debito e per rispetto, alla storia.

GIANFRANCO STELLA

Nato nel 1946, è saggista della destra cattolica. I suoi lavori più importanti si riferiscono alla storia contemporanea e precisamente alle vicende più o meno esaltanti del post-liberazione.

Nelle sue pubblicazioni, iniziate nel 1990, il filo conduttore comune è la strategia rivoluzionaria seguita dai partigiani delle brigate Garibaldi.

Due volte laureato, le sue opere sono nella bibliografia di numerosi testi di storia contemporanea, ed il suo nome è citato nelle fortunate opere del giornalista Giampaolo Pansa, del giornalista Bruno Vespa e di storici non compresi nella storiografia encomiastica di sinistra.

Le ragioni per cui Gianfranco Stella ha voluto dedicare gran parte della sua attività intellettuale alle vicende del dopo liberazione , risalgono alla convinzione, oggi sempre più diffusa, che il movimento partigiano fu un mito e non altro, e che la verità  storica mal s’addiceva alla trionfalistica vulgata resistenziale.

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