Trento Rise e Universiadi: Luisa Zappini rinviata a giudizio

Pubblicità

Per quanto riguarda le indagini legate a Trento Rise, nei giorni scorsi Luisa Zappini (ex dirigente provinciale della Centrale Unica Emergenza) è stata rinviata nuovamente a giudizio.

Insieme a lei, l’ex dirigente di Trento Rise Ivan Pilati, e l’imprenditore Corrado Buratti.

Per i tre l’accusa è di turbata libertà di scelta del contraente in relazione alla gara da 380 mila euro per la fornitura di “un sistema evolutivo di analisi di immagini, monitoraggio attivo e supporto alle decisioni nella gestione di grandi eventi, situazioni critiche e calamità pubbliche”.

Pubblicità

La gara era legata alle Universiadi che si tennero a Trento nel 2013.

Secondo l’accusa, la Trento Rise avrebbe indetto l’appalto con la modalità Pcp (pre-commercial procurement), invece di disporre una gara pubblica.

Questo ha fatto sì che venisse scelta l’azienda di Buratti (Ice&Fire).

Pubblicità

Per la procura, questa scelta fu fatta soprattutto perché la Zappini era nello stesso partito politico di Buratti (Upt), ed entrambi ricoprivano posizioni di vertice.

Secondo la difesa, si optò per il Pcp dopo che la località ospitante rinunciò e di conseguenza il tempo per riorganizzare la manifestazione era diventato troppo breve.

Secondo l’accusa i tempi vennero volontariamente modificati in modo da renderli urgenti, e poter operare alla scelta un affidamento diretto. Sempre secondo l’accusa sarebbe stato corretto pubblicare un bando di gara, o in alternativa una richiesta di offerte ad una pluralità di aziende concorrenti.

Il processo si terrà con la formula del giudizio immediato il 27 marzo.

Pubblicità

Pubblicità