Dopo le polemiche sulla svastica Marika Poletti si dimette

Pubblicità

“Il Presidente della Provincia autonoma di Trento informa che, in data odierna, al Servizio per il personale dell’amministrazione provinciale è pervenuta la lettera con cui Marika Poletti comunica le proprie dimissioni volontarie dall’incarico di responsabile dell’Ufficio di gabinetto dell’assessore agli Enti locali e Rapporti con il Consiglio provinciale”.

Queste le parole del governatore Maurizio Fugatti che mettono una pietra tombale sulla annosa questione del capo di gabinetto con la svastica tatuata assunto dall’assessore agli enti locali Gottardi.

Si conclude quindi con le dimissioni volontarie la polemica che è finita sui media di tutt’Italia.

Pubblicità

Ma la questione non potrebbe chiudersi qui.

La Cgil infatti chiede le dimissioni anche dell’assessore Mattia Gottardi.  «L’assessore la ha nominata – Dichiara Ianeselli  – perchè la conosce bene, da quindici anni. Appunto. Questo è il problema più grande. Lei si deve dimettere. La Giunta provinciale deve chiedere scusa ai trentini».

E ancora:«Per tutti quelli che “non bisogna criticare ma fare proposte”, “pensate agli operai”, “sono ragazzate”, ricordo che stiamo parlando di ammiccamenti al nazismo. Al nazismo. Di un assessore che porta nelle istituzioni una persona che canticchia il nazismo. Ma cosa altro vi serve per capire quanto siamo in pericolo?»

Pubblicità

A dare il colpo di grazia alla Poletti un video apparso su Next Quotidiano nelle ultime ore dove l’ex di Fratelli d’Italia cantava insieme ad alcune amiche una canzone di Gianni Morandi con il testo trasformato. (Sotto il testo)

«Dopo la diffusione del video in rete era impossibile difenderla» – questo il laconico commento dell’assessore Gottardi dopo la «dipartita» del suo capo di gabinetto

♫ C’era un ragazzo della Wehrmacht si divertiva a giocare con me
qual era il gioco non te lo dico, 
ogni mattina spariva un amico
là dove c’era il Belgio ora c’è il Terzo Reich ♫

Pubblicità

Pubblicità