Trento
In Trentino per la cultura ogni famiglia spende 157 euro al mese.
In Quinta commissione, presieduta da Alessia Ambrosi (Lega), l’assessore alla cultura Mirko Bisesti (Lega) ha presentato il Rapporto annuale sulle attività culturali 2015 – 2017.
L’assessore, in linea generale, ha ricordato che il rapporto non è un punto di arrivo ma di partenza per elaborare le strategie culturali.
I dati, raccolti in collaborazione con Tsm e l’istituto statistico della Pat, non comprendono ancora quelli sulle videoteche e sulle attività delle biblioteche.
Si sta lavorando per quelli dello spettacolo (fino ad oggi ci si riferisce a quelli della Siae) e c’è la necessità di mettere a fuoco i dati del volontariato culturale.
Comunque, ha continuato Bisesti, dal rapporto emerge un sistema in buona salute. Quello museale si è assestato su un milione e 100 mila visitatori; biblioteche e scuole musicali raggiungono fette importanti di popolazione; si rafforza il rapporto cultura – turismo e crescono le cosiddette industrie culturali.
L’assessore ha anche ricordato che l’investimento di risorse pubbliche è, in termini di percentuali sul Pil, mediamente doppio rispetto alle altre regioni attestandosi all’ 1,04%.
I musei trentini hanno visto un picco di un milione 200 mila visitatori, cifra che si sta attestando su un milione e 100 e sulla quale ci sono margini di manovra.
Il numero dei biglietti i gratuiti, anche in seguito alle domeniche di libero accesso, rimane alto (468 mila entrate gratuite e 670 mila a pagamento nel ’17). Gli incassi delle circa 15 mila iniziative culturali nel 2017 hanno superato i 7 milioni 400 mila. Le biblioteche sul territorio trentino sono 86 e 47 punti di lettura, con un patrimonio di 3 milioni 700 documenti (si va oltre i 5 milioni con le specialistiche) e un milione 300 mila prestiti all’anno.
Complessivamente, tenendo conto delle risorse di tutti gli enti pubblici, dallo Stato, agli enti strumentali della Pat, alla Regione, comunità e comuni, la cultura trentina ha a disposizione più di 144 milioni.
Martinelli, nel suo intervento, ha citato anche la Fondazione Caritro che mette un milione e 600 mila per le iniziative culturali.
La spesa media familiare per la cultura è, dal 2010, in crescita, in media 157 euro al mese.
Il rapporto tra turismo e cultura sta diventando importante, la guest card sta aumentando per i servizi culturali.
Le scuole musicali, con oltre 7 mila 200 allievi dai 6 ai 18 anni, ricoprono sempre un ruolo centrale. Scuole, ha aggiunto Martinelli rispondendo a Degasperi di 5 Stelle, per le quali la Pat spende 6 milioni di euro. Cifra alla quale va aggiunto un milione 150 per il servizio di formazione dei componenti delle bande.
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