Eitan, gli zii paterni e i nonni materni continuano a discutere a distanza sulla tutela del bambino, unico sopravvissuto alla strage del Mottarone. Or Nirko e Aya Biran, che vivono in provincia di Pavia, hanno spiegato all'Ansa: «Attendiamo con speranza l'udienza e confidiamo nei giudici e che decidano sulla base della Convenzione dell'Aja».
Leggi anche > «Don Francesco, il prete arrestato per droga è sieropositivo»: denunciato anche per tentate lesioni
I nonni materni di Eitan, Shmuel e Etty Peleg, sono indagati a Pavia per sequestro di persona dopo aver portato il bambino in Israele. Intanto, però, la sorella della mamma di Eitan, Gali, ha chiesto di poter adottare il bambino in Israele. «Deve rimanere e crescere qui, da ebreo, in una scuola israeliana e in un ambienta israeliano» - continuano a ripetere i nonni - «Non l'abbiamo rapito, ma riportato a casa».
Gli zii paterni sperano nella giustizia e spiegano: «Non vogliamo alimentare questo scontro sulla pelle di Eitan, ha già subito traumi e una gravissima tragedia nella sua breve vita, deve solo essere curato e seguito al meglio».
Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Settembre 2021, 20:16
© RIPRODUZIONE RISERVATA