Foggia, ex sacerdote accusato di abusi sessuali su minorenni e pedopornografia

Ex sacerdote accusato di abusi sessuali su minorenni e pedopornografia
Tre minorenni, due di 15 anni e uno di 16, hanno raccontato oggi in aula, dinanzi ai giudici, gli abusi sessuali subiti fino a qualche anno fa dall'ex sacerdote Giovanni Trotta, 56enne che all'epoca dei fatti era allenatore di quei ragazzi in una squadra di calcio giovanile della provincia di Foggia. Nel processo che si sta celebrando dinanzi al Tribunale di Foggia, Trotta è imputato per violenza sessuale aggravata, produzione e diffusione di materiale pedopornografico e adescamento di minori.

I tre adolescenti sono stati chiamati a testimoniare sulle violenze subite. Rispondendo alle domande dei pm baresi, competenti su Foggia per il reato di pedopornografia, Simona Filoni e Domenico Minardi, hanno confermato ogni particolare, dalle foto nudi scattate a casa dell'uomo agli atti sessuali a quali erano sottoposti, mimando gesti e raccontando episodi. Hanno chiesto che i loro genitori restassero fuori dall'aula e, per ore, tra lacrime e imbarazzo, hanno ricordato quei momenti. Trotta, già condannato in primo grado ad otto anni di carcere per violenza sessuale di un 11enne, è accusato in questo processo di altri nove presunti casi di abuso nei confronti di altrettanti minorenni di età compresa, all'epoca, fra i 12 e i 13 anni. I fatti risalgono al 2014. Trotta avrebbe violentato cinque minori affidati alla sua custodia, in quanto dirigente e allenatore della squadra di calcio frequentata dai bambini, nonché loro docente di lezioni private, e ne avrebbe abusato nella sua abitazione singolarmente o in gruppo, fotografandoli durante gli atti sessuali.

È inoltre accusato di pornografia minorile e divulgazione di materiale pornografico e adescamento di altri quattro 12enni attraverso le chat di Whatsapp e Facebook.
Il processo proseguirà il 18 dicembre con le testimonianze in aula di altri minorenni vittime dell'ex sacerdote, il quale continuava a farsi chiamare "don Gianni" nonostante fosse stato ridotto allo stato laicale fin dal 2012 proprio per ragioni legate agli abusi su minori.

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 29 Novembre 2017, 09:21
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