Ecco, quindi, Morandi, dal sagrato vaticano, inanellare suoi vecchi successi come «Un mondo d'amore» e «C'era un ragazzo che come me amava i Beatles e i Rolling Stones», con i fedeli in coro e tra applausi scroscianti. In onore dei pellegrini cesenati è risuonato anche un «Romagna mia». «Fantastico!», ha esclamato Morandi, entusiasta di cantare in un tale contesto, chiudendo poi la sua esibizione con «Piazza grande» di Lucio Dalla e «Si può dare di più». «Vi incoraggio a far risuonare nelle vostre comunità la chiamata alla santità che riguarda ogni battezzato e ogni condizione di vita. Nella santità consiste la piena realizzazione di ogni aspirazione del cuore umano. È un cammino che parte dal fonte battesimale e porta fino al Cielo, e si attua giorno per giorno accogliendo il Vangelo nella vita concreta», ha detto il Papa nel suo discorso, dopo il giro in piazza in 'papamobilè tra la folla festante dei pellegrini.
«Con questo impegno e con questo slancio missionario, destinato a ridare nuovo impulso all'evangelizzazione delle vostre Diocesi, darete un seguito concreto alle esortazioni che vi ho rivolto nel corso della mia visita», ha aggiunto. «I cristiani sono lievito di amore, di fraternità, di speranza con tanti piccoli gesti quotidiani - ha concluso -. Amate i piccoli gesti quotidiani: sono piccoli, come il lievito, ma fanno tanto bene».
Nel suo indirizzo di omaggio, mons.
Zuppi (che poi ha celebrato la messa in piazza per i fedeli) ha detto al Papa «grazie perché a Piazza Maggiore, dove si uniscono Comune, Università e Chiesa, ci ha indicato la solidarietà e la concertazione come nostra forza e anche responsabilità. Solo insieme - ha osservato - possiamo uscire dalla crisi e si trova un futuro possibile per tutti, nuovi e vecchi italiani, ma tutti italiani per costruire un Paese che vuole essere grande e guardare con speranza, con le radici profonde nell'umanesimo, senza paura di affrontare le sfide epocali che si presentano». Alla fine il Papa ha salutato e stretto la mano, tra gli altri, a Khalid, 17 anni, di Crevalcore, che frequenta il liceo artistico Bologna, è di origine marocchina e di fede musulmana: Khalid è stato estratto a sorte tra i ragazzi di Radioimmaginaria, creata e gestita interamente da ragazzi fra 11 e 17 anni che conta oggi 42 redazioni tra Italia ed Europa.
Ultimo aggiornamento: Sabato 21 Aprile 2018, 19:00
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