Castelvolturno, traffico di organi: «Reni venduti a cinquemila euro»

Traffico di organi in Italia: «Reni venduti a cinquemila euro»

di Mary Liguori
Sulla costa casertana c’è una linea invisibile che separa strade, quartieri, campagne. Uno sbarramento istituzionale che isola in compartimenti stagni la comunità nera da quella italiana.

Mafia nigeriana, traffico di organi e schiave sesso: inchiesta dell'Fbi a Castelvolturno

A Castel Volturno la mafia nigeriana sguazza nel non-mondo dell’Africa trapiantata a forza, tollerata per forza e forzata dai pochi che hanno diritto di parola, azione e movimento. Per il resto, da Destra Volturno a Pescopagano, e lungo la Domitiana, l’esercito di immigrati che una stima approssimativa calcola in 15mila in base alla spazzatura che produce, è ostaggio dei boss neri. Minacce ai familiari rimasti in Africa, stupri, pestaggi. Chi comanda sul Litorale ed è collegato ai capi a Benin City e negli Usa è regolare sul territorio italiano e ha potere di vita e di morte sugli altri connazionali, sui ghanesi e sugli ivoriani. Così come sono regolari gli ovulatori che ingoiano anche un chilo di cocaina per volta per fare su e giù per l’Europa in cambio di 10mila euro a viaggio. È su un gruppo di immigrati con permesso di soggiorno che vive sul Litorale che si stanno concentrando le indagini dello Sco e dell’Fbi che hanno tracciato un costante passaggio di soldi da nigeriani che vivono ad Atlanta, New York e Chicago ad alcuni soggetti che abitano sul Litorale Domitio.  
 
Ultimo aggiornamento: Domenica 6 Gennaio 2019, 09:17
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