Ambiente, sanità, turismo: così la mafia s'infiltra al Nord

Salvatore Garzillo
La mafia in Lombardia non spara: investe e passa all'incasso. E si muove non solo nei settori tradizionali - il ciclo del cemento, della terra e dei rifiuti - ma anche nel commercio, nel turismo, nell'industria del divertimento, nella sanità: tutti settori dell'economia legale con grandi volumi di affari e altrettanto importanti margini di profitto. Lo rivela il rapporto sulla presenza mafiosa in Lombardia che l'Osservatorio sulla criminalità organizzata dell'Università degli Studi, coordinato da Nando Dalla Chiesa, ha presentato ieri al Pirellone. «Questo rapporto ha il merito di aver posto in luce che la mafia non rappresenta un'entità astratta» è il messaggio inviato dal presidente della Camera Roberto Fico.
Negli ultimi due anni la Lombardia ha imparato che la Terra dei fuochi esiste anche qui, che gli incendi delle discariche non sono casuali ma frutto di un piano lucido delle organizzazioni. Un esempio è il rogo di via Chiasserini dello scorso ottobre: in cenere tonnellate di rifiuti arrivati dalla Campania e stoccati illegalmente. Per quel rogo l'inchiesta Venum ha portato all'arresto di 15 persone, tra cui personaggi legati alle cosche calabresi.
È molto concreta anche l'infiltrazione negli appalti della sanità e nelle semplici farmacie. Come quella di piazza Caiazzo, al centro di un'indagine sul suo acquisto per 2,4 milioni di euro da parte dell'ex direttore delle Poste di Siderno (Reggio Calabria), Giuseppe Strangio, che avrebbe utilizzato parte dei soldi ricavati col traffico di droga delle famiglie di San Luca. E l'elenco è molto lungo. Il rapporto evidenza anche una tendenza nuova della criminalità organizzata: l'acquisto di appartamenti da destinare all'offerta turistica, uno dei settori più in espansione di Milano.
In questo contesto di massiccia infiltrazione mafiosa va letta l'operazione della direzione distrettuale antimafia di Brescia che ieri ha portato in carcere 19 persone tra Bergamo, Brescia e la Calabria. Estorsioni, recupero crediti, riciclaggio e danneggiamento con incendi i reati accertati dalle indagini.
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Ultimo aggiornamento: Martedì 12 Marzo 2019, 05:01
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