Anziani gratis nelle case Aler

Giammarco Oberto
Era uno dei cavalli di battaglia di Attilio Fontana durante la campagna elettorale contro Gori per la corsa alla guida di Palazzo Lombardia: azzerare il canone d'affitto agli anziani indigenti che vivono nelle case popolari dell'Aler, l'azienda regionale di edilizia residenziale. Una promessa che ora la giunta regionale ha tradotto in una delibera secondo la quale per tre anni non pagheranno più l'affitto gli ultra settantenni che vivono nelle case Aler e hanno un reddito Isee inferiore ai novemila euro annui.
«Il provvedimento che avevo annunciato in campagna elettorale oggi si rende possibile grazie a uno stanziamento di 16 milioni spalmati su tre anni che sarà destinato all'Aler». Requisito fondamentale per l'azzeramento dell'affitto, spiegano da Palazzo Lombardia, è che gli inquilini siano in regola da cinque anni coi canoni di locazione, non abbiano altri tipi di arretrati di pagamento e siano residenti nella regione da almeno 10 anni. «Secondo le stime dell'Aler - spiega l'assessore regionale alle Politiche sociali Stefano Bolognini - sono oltre 9000 in Lombardia, di cui 5000 solo a Milano e hinterland, le famiglie che beneficeranno di questa possibilità».
Il provvedimento, che entrerà in vigore il primo gennaio 2019 e si concluderà il 31 dicembre 2021, è destinato solo agli inquilini delle cinque Aler lombarde, e quindi non è valido per gli inquilini di case popolari gestite dai Comuni, in via diretta o attraverso società controllate. Un punto sul quale si accende subito lo scontro con l'opposizione al Pirellone. Omettendo dal provvedimento gli inquilini delle case popolari del Comune - attacca la consigliera regionale del Pd Carmela Rozza - «si corre il rischio di creare cittadini di serie A e di serie B, e di mettere i Comuni in grande difficoltà».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 13 Dicembre 2018, 05:01
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