Caritas, la povertà diventa cronica

I poveri diminuiscono, ma sono diventati cronici e aumentano i disoccupati di lungo corso, soprattutto tra gli italiani.
È il ritratto dell'indigenza tracciato dal XVI Rapporto sulle povertà nella Diocesi di Milano (dati 2016) di Caritas Ambrosiana, con un'indagine campione basata su 54 dei loro 370 centri di ascolto territoriali.
Dopo otto anni di crisi i valori dei principali indicatori di povertà sono tornati ai numeri precedenti al 2008, così come quelli relativi alla disoccupazione. Nel 2016 si sono rivolte a Caritas Ambrosiana 12.425 persone, il 62,4% straniere, il 36,6% italiane. Gli stranieri sono diminuiti del 33,7% rispetto al 2008, però hanno problemi di regoralità e hanno bisogno di beni di prima necessità.
Cresce, di contro, il numero dei poveri cronici: nel 2016 i gravi emarginati sono stati la maggioranza delle persone che ha chiesto aiuto (52,7%), mentre erano meno di un terzo (32,1%) nel 2008. Non stupisce quindi l'aumento di sussidi economici, raddoppiata rispetto all'inizio della crisi del +118%.
Allarmante anche il numero dei disoccupati di lungo periodo, che è aumentato fino a rappresentare nel 2016 il 33,8%, un terzo del campione. Un problema particolarmente acuto soprattutto tra gli uomini (44,2%) e tra gli italiani (41,5%). «Sono aumentati gli italiani che chiedono aiuto, ma soprattutto fanno fatica a uscire dalla povertà», ha commentato il direttore di Caritas Luciano Gualzetti. «Chiedono soprattutto un'integrazione al reddito, beni materiali come generi alimentari e questo fenomeno ha colpito molto gli italiani pensionati ma anche i giovani, che crescono». (G.Pos.)
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Ultimo aggiornamento: Martedì 21 Novembre 2017, 05:00
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