Inneggiava all'Isis: prende 2 anni

Inneggiava all'Isis: prende 2 anni
Angela Calzoni
Due anni e 4 mesi. È questa la condanna inflitta a Omar Nmiki per istigazione e apologia del terrorismo. Il 35enne marocchino è stato arrestato nel marzo 2017 per aver pubblicato sui social network una decina di video inneggianti all'Isis. Una volta espiata la pena verrà espulso.
Per lui il pm Paola Pirotta aveva sollecitato una condanna a 3 anni e 6 mesi, sostenendo nella sua requisitoria che l'intenzione di Nmiki «era di propagandare il messaggio di distruzione» dello Stato islamico. «Il contenuto delle immagini postate - ha sottolineato la pm - esalta l'uso delle armi, la glorificazione del martirio e suscita interesse e condivisione della jihad tra i credenti musulmani, sfruttando la potenzialità dei social che è indiscriminata ed enorme». L'avvocato Sandro Clementi ha invece chiesto l'assoluzione perché, a suo dire, si è trattato di una «legittima manifestazione del pensiero senza istigazione». Dopo la decisione, il legale ha aggiunto anche che si tratta di una «sentenza pericolosa» perché di fatto «riduce lo spazio di democraticità del libero pensiero».
Il 35enne, che lavorava saltuariamente come operaio edile a Sesto San Giovanni, era stato arrestato nell'ambito dell'operazione Da'Wà coordinata dalla dda di Perugia. Era finito in cella insieme ad altre quattro persone, che hanno scelto tutte il rito abbreviato, per avere condiviso video e immagini dei combattimenti dell'Isis in Siria. Il gruppo si sarebbero anche incontrato al Leoncavallo. «Non sono un ragazzo cattivo - ha tentato di spiegare Nmiki in aula - andavo lì per ascoltare un po' di musica e incontrare delle ragazze, non per parlare dell'Isis».
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Ultimo aggiornamento: Giovedì 8 Marzo 2018, 05:01
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