Attacco in Sinagoga, il fucile si inceppa e fa una sola vittima

Odia gli ebrei, i musulmani, la gente di colore, è antifemminista e si ispira all'estrema destra. Il 19enne californiano John Earnest lo ha scritto senza giri di parole giorni prima di attaccare la sinagoga di Poway, sobborgo di San Diego. Qui, imbracciando un fucile d'assalto, ha aperto il fuoco uccidendo una donna e ferendo altre tre persone. Poteva essere una strage: nel luogo di culto si celebrava la fine della Pasqua ebraica, c'erano da 40 a 60 tra fedeli e religiosi. Ma il famigerato AR 15 si sarebbe inceppato, costringendo il killer alla fuga.
La corsa in auto però è durata pochi minuti, con il giovane che si è presto arreso dopo un breve scontro a fuoco con gli agenti, uscendo dal veicolo con le mani alzate. E in America l'allarme per il suprematismo bianco - che sta rialzando la testa - sale ai massimi livelli da decenni, diventando anche tema di scontro politico. Il presidente Donald Trump ha affermato che il male dell'antisemitismo va sconfitto e sradicato, senza fare alcun cenno però alla preoccupante nuova ondata di episodi di razzismo e fanatismo nazionalista e di destra. Earnest, all'apparenza un ragazzo come tutti gli altri, sul blog 8Chan aveva pubblicato una lettera-manifesto in cui esprime la volontà di uccidere gli ebrei e spiega di ispirarsi a Brenton Tarrant, l'autore della strage in una moschea e in un centro islamico di Cristchurch, in Nuova Zelanda. Inoltre afferma di essere un fan di Adolf Hitler e di aver impiegato quattro settimane per pianificare l'attacco.

Ultimo aggiornamento: Lunedì 29 Aprile 2019, 05:01
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