Aurelio, rivolta dei migranti «Non ci caricano i telefonini»

Lorena Loiacono
Momenti di tensione ieri mattina in un centro di accoglienza in zona Aurelio quando un gruppo di circa 200 rifugiati si è radunato all'ingresso dell'edificio, un ex albergo, per protestare contro la mancata ricezione della ricarica telefonica. Una protesta pacifica, che non ha creato scontri, ma che ha comunque alzato la tensione tutta intorno. A cominciare dall'arrivo sul posto di Matteo Salvini in diretta Facebook.
È accaduto nel centro d'accoglienza per migranti e rifugiati in largo Tommaso Perassi, all'Aurelio, una delle strutture della Capitale gestite dalla Prefettura. Circa 200 ospiti chiedevano di avere il pagamento delle ricariche telefoniche inserite all'interno del pocket money che prendono tutti i giorni dai responsabili della cooperativa del centro. I migranti si sono barricati all'interno della struttura dove è intervenuta la polizia per avviare una trattativa. A fare da intermediari anche gli operatori della cooperativa che porta avanti le attività del centro.
Inevitabili le polemiche: il centro di largo Perassi è stato infatti aperto alla fine del 2016 fra le proteste degli abitanti che non erano stati avvisati dell'arrivo dei migranti. Una situazione mal digerita, sfociata ieri nella polemica politica in piena campagna elettorale: «Roma, immigrati che protestano, vogliono più soldi spiega Salvini in un video postato poi sui social - guardate dove stanno, un parco a disposizione, con tanto di pecore e capre. E qualche buonista della Cooperativa mi dice pure Salvini vergogna. Protesta per il pocket money, la solita storia, immigrati che protestano, vogliono più soldi».
Dal territorio arriva la richiesta di Fabrizio Santori consigliere regionale di Fratelli d'Italia e di e Marco Giovagnorio, consigliere Fdi in Municipio XIII: chiediamo con ancora più forza lo sgombero del centro di largo Perassi. Oggi assistiamo a una protesta insopportabile, che avviene in una soluzione tenuta nascosta ai cittadini e calata sul territorio dell'Aurelio già da fine 2016.
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Ultimo aggiornamento: Venerdì 23 Febbraio 2018, 05:01
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