Dopo la prima scrematura effettuata dal Viminale, sono 75 sui 103 depositati i simboli

Dopo la prima scrematura effettuata dal Viminale, sono 75 sui 103 depositati i simboli di partiti e movimenti ammessi a partecipare alle elezioni politiche del 4 marzo. Nove contrassegni sono stati bocciati per carenza documentale e non accederanno dunque alla presentazione delle liste, 19 non ammessi (ma hanno 48 ore per fare delle integrazioni). A subire la bocciatura ci sono anche simboli storici ma un po' appannati, come lo scudocrociato della Democrazia Cristiana e la fiamma del Movimento Sociale Italiano.
La motivazione - in questi casi - è legata al fatto che tali simboli sono analoghi ad altri già depositati. Lo scudo rociato si trova infatti nel contrassegno consegnato da Noi con l'Italia-Udc di Lorenzo Cesa (quindi rischia di creare notevole confusione nell'elettorato), mentre la Fiamma tricolore è presente in quello presentato da Fratelli d'Italia di Giorgia Meloni. Entrambi però possono sperare in un ripescaggio, come può fare anche il simbolo del movimento dei Forconi. Tra i 9 invece definitivamente cancellati figurano La Margherita - Democrazia è Libertà, Fronte Verde, Ragione e Libertà. (A.Sev.)

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 24 Gennaio 2018, 05:01
© RIPRODUZIONE RISERVATA