Giancarlo Leone
Il Salone Margherita «Appartiene alla cultura italiana,

Giancarlo Leone
Il Salone Margherita «Appartiene alla cultura italiana, a Roma e ai romani. Questo è il luogo dove si balla, si ride, si canta, si fa spettacolo e, quando ci si riesce, ci si diverte anche. È la mia prima casa». È una accorata attestazione di affetto (contro le periodiche voci di vendita dell'immobile, ndr), quella di Pier Francesco Pingitore, storico regista dell'altrettanto storica sala che, nel 2017, ha festeggiato i cento anni di attività.
Pingitore, da par suo, ha celebrato con un nuovo spettacolo - Gran Follia - in scena fino a 4 febbraio 2018.
«Oltre ai comici - spiega il regista - c'è la musica dal vivo con 120 anni di canzoni, una bellissima cavalcata musicale su brani che hanno commosso, divertito ed entusiasmato cinque generazioni di italiani». Insieme alle canzoni sono ricordati anche i personaggi più salienti: da Doris Duranti a Silvana Mangano, da Sophia Loren a Silvana Pampanini, la Signorina Grandi Firme, da Mussolini ad Antonio Di Pietro, fino a Kim Jong-un. La colonna sonora, eseguita dall'orchestra diretta da Edoardo Simone, avrà come voci soliste quelle di Manuela Villa e di Nico di Barnaba. In scena un cast riconosciuto: Mario Zamma (che imiterà la maggior parte dei personaggi maschili); l'ex bambina prodigio Morgana Giovannetti (a lei le imitazioni femminili, come Virginia Raggi, Giorgia Meloni), la prima ballerina - Matilde Brandi - alla testa di un gruppo di sei danzatori. La chicca della partecipazione speciale di una vera star di questo palcoscenico, Pamela Prati, in splendida forma. A dirigere il traffico artistico, a raccontare gli avvenimenti più belli del secolo e a guidare dal vivo l'intero spettacolo, il simpatico Martufello, tra l'altro abile dicitore di barzellette.
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 4 Dicembre 2017, 05:01
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