Raggi vs Calenda attacchi al vetriolo

Raggi vs Calenda attacchi al vetriolo
Paola Lo Mele
Inizia ad emergere nei dettagli il piano per il rilancio economico della Capitale. Ieri il ministro Carlo Calenda ha divulgato le slide del progetto al centro dell'ultimo Tavolo su Roma della scorsa settimana.
Cinque i filoni del progetto: competitività, energia e mobilità sostenibile, interventi settoriali per occupazione e produzione, turismo, riqualificazione urbana. Tra il 2018 e il 2022 si stima occorrano un miliardo e seicento milioni, di cui 1,2 miliardi di risorse già individuate (tra fondi ministeriali, europei, regionali, comunali e privati).
Quattro gli Hub che si vorrebbero creare in città: dell'aerospazio, dello sport, dell'industria creativa e scienze della vita. Per il decoro e l'anti-abusivismo, l'intervento ministeriale consisterà nel velocizzare l'attività sanzionatoria per colpire i comportamenti abusivi (ad esempio il cosiddetto fenomeno del tavolino selvaggio). Saranno dedicate a supporto del municipio del centro storico 10 risorse umane di Invitalia per 3 mesi. Attenzione anche alla videosorveglianza: si punta a numerose ulteriori fonti video, pubbliche e private, mentre si procede ad una mappatura complessiva. Per la mobilità sostenibile si prospetta l'acquisto di 520 nuovi autobus tra diesel, metano e ibridi; 50 varchi addizionali per le sanzioni dei transiti non autorizzati lungo 50 corsie preferenziali; il potenziamento e l'estensione della Ztl. A livello turistico spicca la «realtà aumentata sul Foro Romano e i Fori Imperiali». In attesa della prossima riunione, a dicembre, continuano i botta e risposta tra Calenda e Virginia Raggi.
Il ministro ha puntato il dito contro la sindaca apostrofandola come «una turista per caso, che non fa proposte al tavolo». «Non voglio accettare provocazioni o polemiche che non fanno bene alla città - la risposta di Raggi -. Il mio dovere è portare idee e capire quanti fondi saranno messi a disposizione».
«Si lamenta dei soldi ma il vero problema è spenderli e fare accadere le cose altrimenti sono tutte chiacchiere», ha ribattuto il titolare del Mise. «Calenda la butta in confusione - il commento del M5S - dei fondi non c'è traccia. Questo marketing politico a Roma lo chiamamo fuffa».
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Ultimo aggiornamento: Lunedì 27 Novembre 2017, 05:01
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