Salvatore Garzillo
Da due mesi è nelle mani dei rapitori. E sul suo caso

Salvatore Garzillo Da due mesi è nelle mani dei rapitori. E sul suo caso
Salvatore Garzillo
Da due mesi è nelle mani dei rapitori. E sul suo caso i riflettori dei media sono spenti: una richiesta esplicita della famiglia, che confida nel lavoro dell'intelligence e della diplomazia. Ma ci sono ancora troppi punti oscuri sulla sorte di Silvia Romano, la cooperante milanese rapita il 20 novembre scorso in Kenya da un commando probabilmente legato ad Al-Shabaab, i jihadisti somali.
Si temeva che i sequestratori l'avessero portata in Somalia. Ora il nuovo comandante della polizia della regione costiera del Kenya, Marcus Ochola ha riferito che la ragazza è nell'area del Tana River, una zona boschiva molto impervia che ha rallentato le ricerche. «Chiediamo aiuto alla popolazione, promettendo la massima discrezione - ha detto il comandante - abbiamo bisogno di collaborazione, che fino ad ora non c'è stata».
Fra novembre e dicembre c'era maggiore ottimismo. Gli investigatori avevano individuato diversi sospetti, fermando anche uno di loro - Ibrahim Adan Omar - a Bangale, un villaggio nel Kenia del nord. Con sé aveva un mitra e molte cartucce. Poi sono stati individuati altri due componenti della banda, Yusuf Kuno Adan e Said Adan Abdi, entrambi ricercati con tanto di identikit appeso per le strade e taglia sulla testa in moneta locale. Eppure, due mesi dopo, sono ancora fantasmi.
riproduzione riservata ®

Ultimo aggiornamento: Mercoledì 23 Gennaio 2019, 10:33
© RIPRODUZIONE RISERVATA