Ue, Oettinger spara sull'Italia

Margherita Ossoli
Come se non bastassero i dibattiti infuocati sulla permanenza dell'Italia nell'euro, ci si mette anche il Commissario europeo al Bilancio, Gunther Oettinger, con un'uscita molto felice, a gettare benzina sul fuoco. «I mercati insegneranno agli italiani a non votare per i populisti», ha detto nel corso di un'intervista rilasciata a Deutsche Welle. A poco sono servite sia le rettifiche della testata che ha parlato di una traduzione frettolosa che le scuse, arrivate in serata, dello stesso Oettinger. La bufera era ormai scoppiata.
Lega e 5Stelle hanno attaccato «il nuovo diktat dell'Ue» leggendolo come un segnale «delle evidenti manipolazioni» provenienti dall'Europa. Matteo Salvini ha chiesto le «dimissioni immediate» del commissario tedesco, non nuovo in realtà a gaffe del genere. Già cinque anni fa sostenne che «l'Italia, la Bulgaria e la Romania sono essenzialmente ingovernabili».
Ex governatore del Baden-Wuerttenberg, finì anche nell'inchiesta sui rapporti tra la ndrangheta e i ristoratori italiani trapiantati in Germania: in alcune intercettazioni parlava con un uomo legato ai clan finito poi agli arresti. Tutto questo non ha smontato la fiducia che Angela Merkel ripone in lui, tanto da volerlo per ben due volte a Bruxelles come Commissario europeo.
«La mia preoccupazione è che lo sviluppo dei mercati in Italia diventi così radicale da essere un segnale agli elettori a non votare per i populisti di destra e di sinistra», ha cercato di recuperare Oettinger. Ma anche il Pd e Leu hanno protestato per le parole dell'esponente della Cdu tedesca. E infine anche da Bruxelles è giunta la presa di distanza. Un'uscita «sconsiderata» l'ha definita il presidente della commissione Ue, Jean-Claude Juncker, aggiungendo che «le sorti del Paese non possono dipendere da eventuali ingiunzioni dei mercati finanziari».
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Ultimo aggiornamento: Mercoledì 30 Maggio 2018, 05:01
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