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Decreto Dignità: tra Lega e M5S ci sono divergenze?

lentepubblica.it • 5 Luglio 2018

decreto-dignita-lega-m5sDecreto dignità, Lega e M5S si confrontano e appaiono le prime divergenze: Salvini porrà dei paletti a Di Maio? O non cambierà nulla?


Divergenze tra vicepremier sul Decreto Dignità. Matteo Salvini pensa a modifiche: “l’Aula lo renderà più efficiente” ha dichiarato il ministro. Luigi Di Maio ha aperto a possibili cambiamenti ma non intende arretrare su alcuni punti ritenuti imprescindibili: “Il parlamento è sovrano, se le modifiche vanno dell’ottica del miglioramento troveranno il M5S disponibile al dialogo. Se invece vogliono annacquare le norme che abbiamo scritto, allora saremo un argine.”

 

“E’ un buon inizio, e poi il Parlamento cercherà di renderlo ancora più efficiente, più produttivo. Sicuramente arginare le delocalizzazioni, arginare il gioco d’azzardo, la ludopatia che sta rovinando migliaia di famiglie e tentare di mettere mano alla precarietà con modalità su cui lavoreremo in Parlamento è un buon inizio”. Ad affermarlo, a margine dell’Assemblea dell’Ania, è il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, commentando il dl Dignità.

 

Il leader M5S inzialmente nega tensioni con il capo della Lega. Dice che sono «d’accordissimo». Poche ore dopo, però è arrivato lo stop del ministro per lo Sviluppo economico: «Il Parlamento è sovrano, ma se le modifiche vanno nell’ordine del miglioramento troveranno un dialogo, invece se si vogliono annacquare le norme che abbiamo scritto allora il M5S sarà un argine».

 

Il braccio di ferro anche su altre questioni

 

Si sta studiando, spiega un ‘big’ della Lega, un dl omnibus sulla sicurezza da presentare entro l’estate in Consiglio dei ministri (intanto è stato firmato, ha riferito il Viminale, il decreto che dà il via alla sperimentazione del Taser, la pistola elettrica che sarà data in dotazione alle forze dell’ordine). Un provvedimento che comprenda diverse misure legate alle battaglie del Carroccio. Tra l’altro e’ allo studio il blocco (con controlli a campione) delle navi che trasportano riso asiatico.

 

In realtà proprio in Consiglio dei ministri e’ arrivato, riferisce un ministro, l’invito da parte del premier Conte di non intasare la Camera e il Senato. Meglio poche leggi ma buone. Invito poi reso esplicito anche dal responsabile per i Rapporti con il Parlamento, Fraccaro.

 

“I rapporti tra Lega e M5s – sottolinea una fonte ministeriale del partito di via Bellerio – sono buoni, il problema e’ che c’e’ un pressing da parte dei deputati e dei senatori, soprattutto per quelli nuovi, per realizzare tutto e subito, invece serve aspettare”.

 

Il disegno fiscale della Lega per esempio dovrebbe approdare in Cdm solo a settembre. Riguardera’ la fiscalita’ per le piccole e le medie imprese. Con una modifica dei regimi dei minimi e una flat tax piu’ bassa legata ai giovani imprenditori.

 

Per quanto riguarda i provvedimenti che arriveranno in Parlamento l’accordo tra M5s e Lega prevede l’approdo delle leggi ‘grilline’ dove il presidente di Commissione e’ targato Cinque stelle e l’arrivo di provvedimenti cari ai leghisti dove a presiedere l’organismo e’ un esponente del partito di via Bellerio.

Fonte: Confcommercio
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