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Matteo Salvini, il piano da 13 miliardi per scrivere la Storia

Fabio Rubini
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Una delle accuse che viene mossa a Matteo Salvini è quella di pensare troppo al Ponte sullo Stretto e troppo poco al Nord, cuore pulsante della Lega. In realtà nella quarantina di giorni da ministro, Salvini al Nord ci ha pensato. Eccome se ci ha pensato. Solo tra ieri e l'altro ieri il ministro ha sbloccato cantieri per oltre 13 miliardi di euro che incideranno sulla viabilità delle regioni settentrionali. Nei giorni scorsi vi abbiamo raccontato della storica firma apposta da Salvini per l'avvio delle procedure della Gronda di Genova, opera da oltre 4 miliardi di euro che con i suoi 72 chilometri di viabilità autostradale collegherà i principali punti di interscambio (porto, ferrovia, aeroporto) della Città Metropolitana di Genova.

 

 


Ieri, invece, ci sono stati due nuovi importanti annunci. Innanzitutto sono stati sbloccati i 7 miliardi e mezzo per le opere sulla A22 del Brennero, un'arteria vitale soprattutto per Trento, Bolzano, Mantova, Verona e per l'Emilia Romagna. Di quest' opera si era parlato in un incontro avvenuto al Mit lo scorso 9 novembre e in poco meno di un mese è arrivato l'ok al project financing proposto dalla società Autostrada del Brennero Spa per l'affidamento dell'arteria stradale. Con lo sblocco dei fondi, partiranno una serie di passaggi tecnici che sfoceranno, entro la fine del 2023, nella pubblicazione del bando di gara.

 

 


GLI SVILUPPI
Ora, si legge in una nota del ministero «sul tavolo c'è la realizzazione della terza corsia tra Verona e l'intersezione della A1, la realizzazione della terza corsia dinamica tra Bolzano e Verona, interventi di manutenzione straordinaria sulle opere d'arte e la stabilizzazione dei versanti, implementazione della digitalizzazione della tratta, realizzazione di stazioni per carburanti ecologici ed alternativi, realizzazione di aree di parcheggio di scambio, oltre al miglioramento delle stazioni di esazione e delle stazioni di servizio». Un lavoro che, spiegano dal Mit, ha fatto esprimere «grande soddisfazione» al ministro dei Trasporti Matteo Salvini.


Sempre ieri mattina è stato firmato il contratto per l'affidamento della progettazione esecutiva e la realizzazione dei lavori per il tratto della Pedemontana lombarda che collegherà Lentate sul Seveso, Cesano Maderno e la tangenziale Est di Milano. Contratto dal valore di 1,26 miliardi di euro. Pedemontana è una delle opere ritenute fondamentali non solo da Regione Lombardia per lo sviluppo economico del territorio regionale, ma anche dal governo in chiave Giochi Olimpici del 2026. «È un'opera di grande importanza- ha spiegato il ministro Salvini- per tutta Italia in generale e il Nord in particolare. Sono determinato nel volere un'Italia capace di correre e di piegare i troppi "No" che hanno rallentato o bloccato opere strategiche di importanza fondamentale. per troppo tempo il tessuto industriale e manifatturiero italiano - chiude Salvini - è stato penalizzato da una viabilità non all'altezza delle necessità commerciali e logistiche delle Pmi. Aprire e sbloccare l'Italia, vuol dire anche questo».


SPAZIO AL VENETO
Nei prossimi giorni l'attenzione del governo in fatto di viabilità e opere pubbliche, si concentrerà sul Veneto. Già ieri al ministero dei Trasporti, si è svolto l'incontro tra Salvini e il sindaco di Venezia Luigi Brugnaro. Al centro del colloquio, tra le altre cose, si è discusso della necessità di rifinanziare la legge speciale per Venezia, lo sviluppo di Porto Marghera, il Mose, il nuovo stadio, la nuova arena e le opere perla salvaguardia della Città. Nell'agenda di Salvini, poi, c'è sempre il dossier sul Cav (la società Concessioni Autostradali Venete Spa), che gestisce alcune tratte nella regione di Luca Zaia, che richiedono dell'attenzione del governo per rispondere alle esigenze del territorio.

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