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Vaticano, l'arcivescovo Carlo Maria Viganò denuncia la corruzione nei vertici della Chiesa: fa tre nomi

Gino Coala
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L'arcivescovo Carlo Maria Viganò respinge le insinuazioni di vendetta che gli sono piovute addosso, dopo che diffuso un memoriale di 11 pagine contro papa Francesco, accusato di aver coperto gli scandali di pedofilia nella Chiesa dei quali era già al corrente. L'ex nunzio negli Usa si è rifugiato in un luogo segreto per non farsi raggiungere dai media e a soli cinque giornalisti, tra i quali il vaticanista di Skytg24, Aldo Maria Valli, ribadisce di non aver agisto per ripicca dopo la mancata promozione a cardinale, ma solo spinto dalla volontà che "la verità emerga". Leggi anche: L'arcivescovo Viganò smaschera papa Francesco: "Perché si deve dimettere" Nel suo documento, Viganò fa riferimento a decine di cardinali e vescovi tolleranti o promotori della "corruzione", aggiungendo ora i nomi di tre cardinali, cioè Julian Herranz, Jozef Tomko e Salvatore De Giorgi. I tre, su incarico di Benedetto XVI, hanno indagato nel 2012 dopo lo scandalo Vatileaks: anche loro non avrebbero denunciato quanto sapessero.

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