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Matteo Salvini, l'attacco dello slovacco Sefcovic: "Siamo tutti preoccupati per l'Italia"

Matteo Legnani
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Prima il lussemburghese Asselborn, uno che viene da un Paese grande come la provincia di Lodi ma ricco come e forse più anche della Svizzera. E adesso tale Maros Sefcovic dalla Slovacchia, un Paese che per dimensioni è due volte la Lombardia ma con la metà degli abitanti. Insomma gente che non sa e non può sapere nulla della complessità implicita nel governare un Paese come l'Italia. E che da noi, farebbe probabilmente il consigliere comunale. E per la quale uno come Matteo Salvini è il bersaglio perfetto per farsi campagna elettorale in vista delle prossime elezioni europee. L'esempio del tedesco Martin Schultz, che da emerito nessuno diventò una celebrità dopo aver litigato con Silvio Berlusconi al parlamento europeo arrivando addirittura a presiedere l'assemblea di Strasburgo, fa adepti su adepti. E così, dopo il lussemburghese ci tocca ora sorbirci i rimbrotti dello slovacco, che è vicepresidente della Commissione Ue e che commentando la situazione politica italiana di queste settimane ha detto: "Sono stato molte volte in Italia e sono sempre rimasto impressionato di quanto questo grande ed importante Paese europeo sia onestamente pro-Ue. Per noi è davvero una situazione nuova. Dobbiamo assicurarci che in futuro l'Italia torni a essere di nuovo il grande Paese del G7 fortemente pro-Ue". E poi ha aggiunto: "Siamo tutti preoccupati". La risposta del ministro dell'Interno è arrivata a stretto giro di posta. "Ennesimo attacco dell'Europa all'Italia, alla Lega e al governo. Adesso si interessano a noi, ma per anni gli euro-burocrati hanno ignorato le richieste d'aiuto del nostro Paese per fermare gli sbarchi e ci hanno rifilato 700mila immigrati. Farebbero meglio a chiedere scusa e a tacere", ha ribattuto Salvini. Per approfondire leggi anche: Salvini insultato dal ministro del Lussemburgo Asselborn in diretta: lo schifo sugli emigrati italiani

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