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Immigrati, la porcheria delle coop con i soldi degli italiani: cibo scaduto nel centro di accoglienza

Gino Coala
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L'accusa della procura di Firenze parla chiaro contro quattro titolari e dirigenti di ditte e cooperative invischiate nella gestione dell'accoglienza dei migranti. Nei centri di accoglienza veniva fornito cibo avariato o scaduto, le lenzuola veniva cambiate ogni tre mesi, nessuno faceva le pulizie negli alloggi e non veniva neanche fornito agli ospiti il pocket money, il famoso contributo da 2,50 euro netti al giorno di cui avevano diritto. Leggi anche: I profughi della nave Diciotti nella coop del Vaticano (pagato con i soldi italiani) Nel mirino ci sono quelle coop che nel 2014 si sono aggiudicate i bandi della prefettura per l'accoglienza dei migranti nei centri di prima accoglienza di Lastra a Signa e Firenze. Ai domiciliari sono già finiti due dei quattro indagati, i soci della Eurotravel srl Ottorino e Davide Stantetti, accusati di frode in pubbliche forniture. I presidenti delle Coop "Il Cenacolo onlus", Matteo Conti, e il "Consorzio CO&So", Lorenzo Terzani, sono stati interdetti con lo stesso motivo da tutti gli incarichi societari.

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