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Nunzia De Girolamo pronta a lasciare Forza Italia: a settembre la convention degli azzurri delusi

Matteo Legnani
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Silvio Berlusconi saluta tutti e se ne va in vacanza in Sardegna. Al solito, la permanenza a Villa Certosa sarà un misto di relax e lavoro. A breve nell' isola si celebreranno le elezioni regionali. «Vado lì per capire che aria tira», aveva preannunciato ad alcuni parlamentari la settimana scorsa, «è un test molto importante per noi, si può vincere». Il Cav è alla ricerca del riscatto, dopo il voto del 4 marzo, che ha visto Forza Italia declassata a secondo partito della coalizione. Il leader ha una carta buona da giocare, si tratta dell' eurodeputato Salvatore Cicu. E, superata la buriana di questi giorni, andrà alla carica con Salvini e Meloni per proporla. Le voci di possibili transumanze da Fi verso il Carroccio interessano a Berlusconi fino a un certo punto. In passato - ricorda Silvio a chi vive ore di travaglio - quelli che sono andati via dando per compiuta la sorte forzista, hanno fatto una brutta fine. Nel senso che non sono stati più rieletti. Stavolta, però, ci sono un paio di motivazioni in più che spingono i delusi a fare la valigia. Anzitutto c' è un problema di spazio vitale. Con una Lega al 30 per cento e Forza Italia sotto al 10, le speranze di carriera politica di molti azzurri possono andare in fumo. Il tema si proporrà già nelle prossime settimane, quando si rinnoveranno i consigli di Basilicata, Abruzzo, Trentino-Alto Adige, oltre a quello sardo. Poi c' è il test delle Province. Infine, in primavera, si voterà per le Europee. Poi c' è la questione politica. Fare opposizione con il Pd ed essere quotidianamente in polemica con la Lega, è giudicato un fatto incomprensibile da molti. Il tema è sentito al Nord come al Sud e il salto sul Carroccio è un' ipotesi valutata a tutte le latitudini. C' è fermento in Lombardia, in Toscana, in Sicilia. La Campania forse più delle altre è una pentola in ebollizione. A Benevento c'è Nunzia De Girolamo scalpitante, con il suo gruppo di fedelissimi. Ad Afragola la leghista Pina Castiello, sottosegretaria con delega al Sud, fa da magnete per gli ex An ed ex Pdl. Da Salerno, infine, partirà l' operazione di Alessandra Mussolini. L' eurodeputata nei giorni scorsi ha lasciato Forza Italia. Per approfondire leggi anche: De Girolamo, la rilevazione privatissima su Berlusconi: "Non ha più..." A fine settembre terrà una convention aperta a tutti gli «azzurri delusi». Se ne sta occupando il capo della sua segreteria politica, l' ex deputato aennino Franco Cardiello: «Da due giorni», racconta, «il telefono non smette di squillare, mi chiamano da Bolzano, dalla Sicilia, dalla Calabria, dall' estero. Anche personaggi grossi. Ma, per carità, non mi faccia fare nomi». L' intenzione della nipote del Duce è di portare in dote questo movimento di ex forzisti al ministro dell' Interno, sono già in corso contatti con Giancarlo Giorgetti. Il malessere è a tutti i livelli. Anche alla Camera e al Senato. «Essendo quello di Salvini un partito in ascesa, è possibile che dei parlamentari, pur eletti, sentano forte il richiamo per qualche altro incarico», spiega Stefania Prestigiacomo, intervistata da Radio 24, precisando di non essere tra questi. «Se Forza Italia si alleasse con il Pd, credo che i primi a essere insoddisfatti sarebbero gli elettori, quindi se ne andrebbero visto che è stata fatta una campagna elettorale avversa ai democratici», mette in guardia il presidente della Regione Liguria Giovanni Toti. di Salvatore Dama

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