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Matteo Salvini: "Cosa penso davvero di Vladimir Putin e della Russia"

Matteo Legnani
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Una lunga intervista. A un giornale che non è solito trattarlo coi guanti di velluto. E infatti, Il Foglio incalza a lungo, in una chiacchierata faccia a faccia Matteo Salvini sui suoi rapporti con la Russia, che peraltro non paiono essere al momento al dentro del dibattito politico nazionale. Il leader leghista, che non ha mai nascosto le sue simpatie per Vladimir Putin e anzi poco più di un anno fa si era recato a Mosca per firmare a nome della Lega un accordo di cooperazione con il partito dello "zar" del Cremlino, Russia Unita, ribadisce come "noi facciamo parte dell'Alleanza atlantica e siamo chiaramente schierati con le potenze occidentali, ma nel 2018 bisogna calcolare chi sono i veri nemici e io penso che oggi il nemico non sia la Russia ma l'estremismo islamico e il fanatismo, per cui schierare i carri armati al confine della Russia come ha fatto la Nato mi sembra poco produttivo". E ancora: "In Russia c'è un problema di libertà di stampa? Ma neanche in Italia c'è totale libertà d'informazione". Interferenze estere, tra cui quella russa, sulla politica italiana? "Da alcuni mesi leggo che i russi starebbero influenzando la Brexit, le elezioni americane, francesi, italiane... Secondo me sono solo fregnacce. Quanto a interferenze estere nella politica italiana, ce ne sono a reti unificate: basta osservare l'informazione radio-televisiva italiana, sia pubblica sia privata". Per approfondire leggi anche: Saviano attacca Salvini: "Mi querela? Un passo verso la Russia di Putin". Coperto di insulti

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