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Bruno Vespa: "Se anche Matteo Salvini va alle elezioni e trionfa non può governare da solo"

Cristina Agostini
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La domanda è: "Esiste ancora il centrodestra?". Bruno Vespa risponde alla domanda convinto che distruggerlo di fatto non servirà a nessuno. Tantomeno a Matteo Salvini. Vespa ragiona sull'ultimo strappo "tra Salvini e Berlusconi per la nomina di Marcello Foa a presidente della Rai". Scrive sul Giorno: "Salvini era sicuro che l'alleato si accodasse perché Foa era stato un importante inviato del Giornale. Berlusconi si è lamentato perché messo di fronte al fatto compiuto". Leggi anche: Salvini, la mossa finale contro Berlusconi. Il piano coi M5S: colpiamo così le sue tivù Ora, continua Vespa, "occorre capire se Salvini - forte del grande consenso assicuratogli dai sondaggi - voglia fare della questione Foa la spada di Brenno per avere la prova del suo dominio sull'alleato o lo sparo di Sarajevo per rompere il centrodestra. Ma gli conviene? Se si votasse domani, la Lega forse prenderebbe uno straordinario trenta per cento uguale o addirittura perfino superiore al punteggio del M5s". Ma per governare, ricorda Vespa, "occorre la maggioranza assoluta", e "la scelta sarebbe obbligata: o un nuovo centrodestra dominato dalla Lega, ma con una componente moderata rassicurante soprattutto a livello internazionale e dei mercati, o una nuova alleanza con i 5 Stelle su basi più equilibrate". Tant'è. Per capire cosa succederà "sarà sufficiente aspettare ottobre e le elezioni regionali di Abruzzo e Basilicata. In queste due regioni, alle politiche Forza Italia è andata meglio della Lega e i sondaggi danno il centrodestra vincente. Ma qualcuno sostiene che per imporre il proprio candidato - che Forza Italia non vuole concedergli - Salvini lascerebbe il centrodestra per allearsi con il M5s. Allora la rottura dell'alleanza sarebbe molto probabile".

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