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Nave Diciotti, Mara Carfagna bacchetta Matteo Salvini: "Uno Stato severo non deve essere crudele"

Gino Coala
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Sullo scontro che si sta consumando in queste ore attorno alla nave Diciotti tra il governo e Bruxelles, la vicepresidente della Camera Mara Carfagna mette in guardia il ministro dell'Interno Matteo Salvini: "È sbagliato strumentalizzare la Diciotti e trasformarla in un simbolo della lotta contro l'Europa, da una parte come dall'altra". Insomma: "Uno Stato severo - dice la Carfagna - non deve essere anche uno Stato crudele".  Leggi anche: Nave Diciotti, l'ordine di sbarco per 16 immigrati per motivi sanitari: via libera dal Viminale In un'intervista a La Stampa, la deputata di Forza Italia riconosce comunque al governo che la strada sia stata in qualche modo condizionata, visto che questo governo: "è costretto ad affrontare l'inerzia dell'Europa, e sconta 5 anni di lassismo dei precedenti governi, che in Ue hanno barattato qualche punto di flessibilità con la possibilità di far sbarcare tutti qui. Questo ha esasperato gli italiani ed è giusto ascoltarli. Ma l'esasperazione va capita, non assecondata". L'errore che la Carfagna rimprovera a Salvini è anche nei modi: "Non mi piace questo linguaggio: chi rappresenta le istituzioni deve mantenere un linguaggio che preservi il prestigio e l'autorevolezza. E poi la pietà non può mai essere contrapposta alla severità e al giusto rigore". Secondo la parlamentare azzurra quei migranti sulla Diciotti dovrebbero sbarcare: "Dopodiché bisogna avviare una trattativa seria con l'Europa". Il tema dolente torna anche in questa occasione, l'alleanza tra Forza Italia e Lega è sempre in discussione e la Carfagna ne spiega il segreto della sopravvivenza, nonostante le divergenze con il Salvini ministro: "Con la Lega governiamo Regioni importanti con soddisfazione, col lavoro di tutti i giorni e non con i tweet. Del suo operato da ministro condivido fermezza e rigore, ma temo che, con la contrapposizione, rischi di alimentare l'esasperazione, non di rassicurare il Paese".

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