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Giuseppe Conte furioso dopo il Salvini-Orban: cosa non doveva fare il leghista

Matteo Legnani
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Raccontano i ministri 5 Stelle che ha chiamato ieri per sfogarsi, che il premier Giuseppe Conte sia furioso. Oggetto della rabbia è il suo ministro degli Interni Matteo Salvini che ieri lo ha di fatto scavalcato trattando e conversando da pari a pari a con un capo di governo quale è Viktor orban (e quale è Conte). Anche perchè il leader leghista, ieri a Milano, ha parlato a nome del governo, o almeno dell'Italia, quando ha spiegato il patto con Orban, che prevede di accantonare la riforma del trattato di Dublino (proprio quella alla quale Conte sta lavorando da settimane con gli altri governi europei) puntando invece su una blindatura delle frontiere che replichi all'infinito i casi Aquarius, Diciotti e via dicendo. Italia e Ungheria, ha aggiunto, concordano che l'Austria, nel suo semestre di presidenza della Ue, dovrà lavorare a questo schema, senza tracce di solidarietà. Ma non basta. Orban e Salvini pianificano un' alleanza tra populisti e popolari. Contro Macron, ma anche isolando la Cancelliera tedesca, fino a ieri asse portante del Ppe. Vogliono spostare gli equilibri verso destra. E sfruttare le europee per portare in sella all' esecutivo Salvini. La provocazione e talmente spinta che Enzo Moavero deve tenere a bada le cancellerie dell' Europa occidentale che lo cercano allarmate. Leggi anche: Giuseppe Conte, si mette malissimo: schiacciato tra Salvini e Mattarella, quando viene giù tutto

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