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Giancarlo Giorgetti, la clamorosa vendetta del M5s: "Di chi è l'uomo il vice di Matteo Salvini"

Giulio Bucchi
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"Un uomo di sistema". Gli esponenti del Movimento 5 Stelle, incassata la "vittoria" sul Def con deficit al 2,4%, ora sputano veleno su Giancarlo Giorgetti. È il sottosegretario leghista alla Presidenza del Consiglio il grande nemico dei grillini, a causa elle sue resistenze sulla manovra a debito. Lui, insieme al braccio destro Massimo Garavaglia, viceministro dell'Economia e leghista, era il mediatore nella durissima trattativa tra la maggioranza e il ministro Giovanni Tria.  Leggi anche: "Quando Salvini andava via, lui...". Giorgetti sotto accusa: il suo "doppio gioco" Matteo Salvini ne era rimasto fuori, convinto che alla fine Luigi Di Maio avrebbe ceduto. Quando ha capito che il 2,4% non era un bluff, il vicepremier ha dovuto fare un passo indietro per non spaccare il governo, di fatto convincendo Giorgetti e Garavaglia a fare altrettanto. Giorgetti, nelle riunioni con Giuseppe Conte e, Tria e Di Maio, parlava di "scommessa pericolosa". Con Mario Draghi, capo della Bce, e la galassia del mondo delle banche e delle attività produttive si era speso per assicurare che non si sarebbe sforato il 2% di deficit e ora i 5 Stelle lo bastonano: "Giorgetti frenava, frenava in continuazione. Soprattutto - spiega alla Stampa un 5 Stelle che ha partecipato a una di quelle riunioni infuocate - quando non c'era Salvini. Appena arrivava il suo capo, invece, si allineava". Per i grillini, riferisce il quotidiano torinese, "il leader pensa alla vecchietta, Giorgetti risponde alle Conf", Confindustria, Confartigianato, Confesercenti e compagnia. Un crimine, insomma, per i 5 Stelle. 

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