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Giuseppe Conte, il retroscena dopo Bruno Vespa: "In campo per salvare Di Maio", così fregano Salvini

Giulio Bucchi
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Una dichiarazione di guerra: Giuseppe Conte si schiera apertamente con Luigi Di Maio e attacca Matteo Salvini sul suo campo, quello dei migranti. Mai accaduto da giugno a oggi, almeno non in questi termini, nota il Messaggero, secondo cui dietro l'affondo del premier, finora imparziale tra M5s e Lega, da Bruno Vespa a Porta a porta "c'è la firma del potente staff della comunicazione grillina gestita in condominio da palazzo Chigi (dove comanda Rocco Casalino) e dalla Casaleggio associati". Leggi anche: "C'è ancora posto sul suo aereo?". Meloni spietata, la sfida a Conte sui migranti L'obiettivo politico e mediatico di Conte, spiega il quotidiano romano, era quello di "mettere la sordina al decreto con cui il governo lunedì notte si è lanciato nel salvataggio della banca Carige" in una "giornata infausta per il Movimento". Spostare la polemica dalle banche ai migranti, insomma, a tutto danno dell'alleato leghista. Così l'avvocato "oltre a ritagliarsi ruolo e palcoscenico di livello, ha finito per fare il lavoro sporco che Di Maio ha preferito delegare". Da Palazzo Chigi smentiscono ogni tipo di "ostilità", ma la rottura con il vicepremier leghista è palese a partire dalla battutaccia davanti alle telecamere sugli sbarchi e l'aereo. Soprattutto, da settimane ormai Conte sta prendendo spazio "complice la necessità di Di Maio di arginare Salvini". E a febbraio il premier andrà a Strasburgo, all'Europarlamento, per un "discorso sull'Unione" che potrebbe non piacere granché al leghista e leader dei sovranisti europei, a poche settimane dalle elezioni.

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