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Massimo D'Alema si inchina davanti a Matteo Salvini: "Come Silvio Berlusconi, ha capito tutto. E il Pd..."

Davide Locano
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Quando accade ciò che pare impossibile, ovvero l'elogio di Matteo Salvini firmato Massimo D'Alema. Le parole di Baffino sono state pronunciate nel corso di un convegno della Fondazione De Gasperi in cui si è parlato di seconda e terza repubblica. E D'Alema inizia parlando di Silvio Berlusconi, che nel 1994 "vinse perché mentre noi inseguivamo il nuovismo, e leggevamo i giornali di sinistra, lui fece emergere tutta quella Italia tradizionale di tipo moderato e anti-comunista che era maggioritaria. Le diede rappresentazione politica e così ci sconfisse". Insomma, per D'Alema, Berlusconi aveva capito tutto. Così come - si evince dalle parole di baffino riportate da Il Messaggero - oggi ha capito tutto Salvini. "Sbaglia chi crede che Salvini durerà poco - riprende D'Alema -. Il consenso a Salvini non è affatto effimero. Perché lui ha capito che, per effetto della crisi economica, dei flussi migratori, della globalizzazione non governata e del bisogno di identità, la società s'è radicalizzata". Parole che sono musica, per il vicepremier leghista. D'Alema conclude affermando che "oggi non funziona più l'idea che si vince più al centro. La società si radicalizzava e, mentre il Pd si spostava verso il centro, il centro non c'era più. Il Pd andava verso il nulla e nel nulla è precipitato", conclude spargendo il consueto veleno. Leggi anche: "Rozzo", "poveretto": volano insulti tra D'Alema e Salvini

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