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Matteo Salvini, sondaggi e paura: la "soglia del fallimento" che preoccupa la Lega

Giulio Bucchi
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I sondaggi sono virtuali, ma il flop concretissimo. A due mese dalle elezioni europee, è Italia Oggi a mettere nero su bianco la "soglia del fallimento" partito per partito. Si comincia dalla Lega: se Matteo Salvini non sfonderà quota 30%, si legge, sarà un risultato deludente, nonostante alle politiche del 2018 il Carroccio si fermò alla già lusinghiera cifra del 17% (e alle europee di 5 anni fa mise insieme il 6%). Il "trenta" però è un altro livello, politico e psicologico: segna l'ingresso nella ristretta cerchia dei "partiti egemonici", in grado cioè di conquistare un elettorato trasversale come negli ultimi anni è successo in Italia solo al Movimento 5 Stelle e al Pd. Farlo in un contesto continentale, sull'onda lunga del sovranismo, regalerebbe poi a Salvini lo status di leader internazionale e un peso decisamente diverso nella gestione delle alleanze interne. Leggi anche: "Se Forza Italia oggi è al 10%...". Mara Carfagna bombarda Toti, nel nome del Cav Di contro, l'alleato attuale di governo M5s in crisi a livello nazionale nelle ultime amministrative sogna un colpo di reni. Stare sopra quota 20% sarebbe un'inversione di tendenza (anche se con 4 milioni di voti persi), un timido riavvicinamento al record di un anno fa (33%) e una conferma rispetto al dato delle europee del 2014 (21%). Al di sotto del 20, i grillini "sarebbero costretti a rivedere dirigenza e linea politica, governo e maggioranza". E Pd e Forza Italia? Nicola Zingaretti ha preso in mano un partito che vivacchia intorno al 18/19% e che a maggio dovrà vedersela con il fantasma del 41% di Matteo Renzi nel 2014. Anche in questo caso, dimezzare i voti e arrivare al 20% sarebbe accolto come un miracolo. Idem per Silvio Berlusconi, aggrappata a un'altra cifra tonda anche se più misera: il 10% è "soglia psicologica più che politica", da "media formazione" che perderebbe il 7% sull'ultimo dato europeo e il 4% su quello politico. Ma eviterebbe perlomeno di aprire subito il dossier "annessione" alla Lega e resa immediata a Salvini. 

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