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Silvio Berlusconi, Giovanni Toti gli dà il colpo di grazia: "Quale partito ci serve. E con chi vado"

Cristina Agostini
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E' pronto ad "ammazzare" Forza Italia. Giovanni Toti, governatore della Liguria, è sempre più vicino a Giorgia Meloni. Domani 13 aprile sarà a Torino alla conferenza programmatica di Fratelli d'Italia. "Perché stupirsi? L'amica Giorgia ha preso il telefono e mi ha chiamato personalmente per invitarmi a dare un contributo e vado volentieri", dice in una intervista a La Stampa. "Anche Salvini fece lo stesso a Pontida. Da Forza Italia, invece, il telefono non squilla quasi mai: è per quello che la frequento poco". E attacca: "Non rinnego da dove vengo ma serve una rifondazione, un nuovo partito unitario del Pil che raggruppi il centro-destra, da Meloni ai delusi dem". Leggi anche: "Lascio Forza Italia, il Cav non merita questa agonia". Terremoto-Gardini, addio e accusa: chi uccide il leader Proprio con la Meloni "condividiamo il progetto di un centro-destra nuovo. Pur non condividendo le sue posizioni più radicali mi viene da dire che se sono rose fioriranno...". Quindi la batosta contro il Cavaliere: "Non rinnego Silvio Berlusconi, persona rispettabilissima e amabile, ma faccio una radiografia molto semplice: come Pdl avevamo raggiunto 13 milioni di voti, ora sommando Forza Italia e Fratelli d'Italia arriviamo a poco più di 5 milioni. Dove sono finiti i nostri elettori?". E considerando che la "Meloni è in salute", "siamo noi che abbiamo perso i voti dei moderati, degli artigiani e degli imprenditori che vogliono un'Italia liberale in economia, agganciata all'Europa ma non suddita".  Forza Italia dunque "deve rinnovarsi se vuole occupare uno spazio politico più grande. Certo, ammetto che delle volte, anch'io provo a stimolare i miei colleghi di partito e li provoco". Pronto per la fuga verso la Lega o Fratelli d'Italia? "Serve un partito nuovo, unitario e largo. Il mio sogno? Copiare i repubblicani Usa". 

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