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Alessandro Di Battista, la spallata al governo: verso la crisi, le parole del grillino lo confermano

Davide Locano
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Dopo la batosta alle urne, il M5s si interroga. Prima la conferenza stampa di Luigi Di Maio, parole che sono apparse un poco minacciose nei confronti della Lega e di Matteo Salvini. Il sospetto - che coltiva anche Franco Bechis - è che ora l'obiettivo del capo politico grillino sia provocare il ministro dell'Interno al fine di portarlo a prendere la decisione di interrompere l'esperienza del governo gialloverde. Insomma, condurre Salvini a staccare la spina. Emblematiche, in tal senso, le parole sibilline di Di Maio su Tav e autonomia. Dopo la conferenza stampa, un vertice al ministero dello Sviluppo Economico con tutti i big dell'universo pentastellato. Vertice al quale ha preso parte anche Alessandro Di Battista, l'urlatore professionista ed espressione dell'ala più movimentista, e tendente alla sinistra, del M5s. Leggi anche: I selfie di Salvini e gli insulti di Dibba agli italiani Importanti, e pesanti, anche le parole consegnate da Dibba ai cronisti all'arrivo al vertice: "È un incontro per vedere cosa c'è da fare. Non abbiamo convinto le persone ad andare al voto e su questo la colpa è esclusivamente nostra. Non dobbiamo prendercela con i cittadini, il problema non è chi ma cosa si deve fare e come". Insomma, il problema non è il "chi": Di Battista conferma di non voler mettere in discussione, almeno per il momento, la leadership di Di Maio. Il problema è "cosa si deve fare e come". Parole che in controluce sembrano confermare il sospetto: il M5s chiuderà sull'autonomia e non voterà mai per l'attuazione della Tav. Insomma, i grillini potrebbero essere pronti a tutto pur di costringere Salvini a staccare la spina a un esecutivo che non avrebbe più senso. E le parole di Di Battista stanno lì a confermarlo.

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