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Matteo Salvini, sfida totale all'Europa dello spread e della finanza: "Bastano 15 giorni"

Davide Locano
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Vince la Lega, Matteo Salvini parla della necessità di rivedere i vincoli di bilancio con l'Europa e, puntualissima, scatta la rappresaglia. Una doppia rappresaglia. Già ieri le indiscrezioni rilanciate da Bloomberg circa la lettera che la Commissione europea avrebbe già redatto, l'apertura della procedura d'infrazione a causa del debito 2018 (la sanzione sarebbe di 3,5 miliardi di euro). Il giorno successivo, la fiammata dello spread: l'Italia sovranista, insomma, finisce subito sotto attacco. Il tempismo è quantomeno sospetto. Eppure Salvini non molla. E decide di mostrare il pugno duro anche dopo il doppio attacco. Lo ha fatto ai microfoni di Rtl 102.5, dove ha affermato: "In questo momento in cui c'è una disoccupazione giovanile al 50% in alcune regioni in cui dobbiamo assumere in fretta infermieri e medici altrimenti gli ospedali si svuotano, da Bruxelles qualcuno nel nome di regole del passato ci chiede 3 miliardi di multa, e a settembre 20 miliardi di aumento delle tasse con l'Iva", sottolinea il ministro dell'Interno, lasciando chiaramente intendere come la pensi al riguardo. Leggi anche: Salvini, frecciata a Mauro Corona dopo il trionfo elettorale Insomma, l'obiettivo è chiaro: cambiare le regole e i vincoli che ci impone Bruxelles. "Per cambiare queste regole - riprende Salvini - occorre realismo, pragmatismo e buon senso. Se si vuole, i leader si mettono intorno al tavolo e scrivono in quindici giorni nuove regole, mettendo al centro il lavoro e l'economia reale rispetto allo spread e alla finanza". Lunedì, nel giorno della vittoria elettorale, il leader della Lega aveva affermato sornione: "Vediamo se arriva questa letterina...".

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