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DiMartedì, Pier Luigi Bersani sconvolge tutti: "Berlusconi al Quirinale? Tutto il diritto"

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E se finisse con Silvio Berlusconi presidente della Repubblica? La domanda di Giovanni Floris fa correre un brivido lungo la schiena di Pier Luigi Bersani, ex segretario Pd e oggi esponente di Articolo 1 e "grande vecchio" del Parlamento italiano. "Vorrebbe dire che rimettono le macchie al giaguaro", prova a risolverla con una battuta l'uomo che in qualche modo si è giocato la carriera per aver provato a smacchiarlo, il guaguaro, fallendo.

 

 

 

 

 

"Lei ci aveva lavorato tanto", sorride Floris. Poi però il discorso si fa serio e Bersani sorprende tutti, in studio e a casa: "Io non lo voterei - premette - e penso che si possa capire, ma se in realtà l'intenzione di Berlusconi fosse quella di essere la bandiera del centrodestra per il Quirinale, non vedo come si potrebbe negarglielo. Perché comunque lui è un giaguaro e quei gattini se li è creati tutti lui. Da lì in poi... arrivo a ritenere che non penso davvero che lui pensi di poter essere il presidente della Repubblica".

 

 

 

 

 

 

 

 

Il dibattito prosegue con Alessandro Sallusti, direttore di Libero in collegamento. "Voi siete consci che per la prima volta da tanti settennati la sinistra non ha i numeri per scegliere autonomamente il presidente della Repubblica?", gli chiede Sallusti. E Bersani risponde con un'altra domanda: "La sinistra ha sempre eletto Presidenti autorevoli, gente che sapesse di politica e alla quale, nel caso, devi perfino ubbidire un po' e io sono l'esempio vivente. Lei direttore è sicuro che la destra abbia la stessa idea o che non pensi vince che sia utile una figura debole perché comanda il popolo? Non pensa che il centrodestra rischi di essere meno esigente rispetto al centrosinistra?"

 

 

 

 

 


 

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