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Quirinale, la frase rubata a Umberto Bossi: "La vera ragione della rinuncia di Berlusconi". Salute? Non proprio...

 Umberto Bossi

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Umberto Bossi è tornato in Transatlantico per votare il successore di Sergio Mattarella e si è fermato a chiacchierare con l'amico-nemico Pier Luigi Bersani. A lui avrebbe confidato amareggiato il vero motivo per il quale Silvio Berlusconi si sarebbe ritirato dalla corsa al Quirinale: "Silvio sarebbe stato fermato dai magistrati, se fosse andato avanti". Riporta ancora Francesco Verderami sul Corriere della Sera che il Senatùr ha fatto a Bersani anche una previsione: "Casini probabilmente non riuscirà" e a quel punto Mario Draghi "uscirà più in là". "Ma un conto - gli risponde Pierluigi - è arrivare a Draghi per convinzione. Un conto è che i partiti ci arrivino per disperazione". E questo, oggettivamente, è un problema. Uno dei tanti. 

 

 

Stamattina 25 gennaio, giorno della seconda votazione, si è tenuta la riunione di Matteo Salvini con i senatori e i delegati regionali della Lega che si è conclusa con una standing ovation per Umberto Bossi. Il segretario ha ringraziato pubblicamente il fondatore della Lega, che per partecipare all'elezione del presidente della Repubblica, è arrivato da Varese in macchina. Salvini ha condotto la riunione con Bossi e il capogruppo a Palazzo Madama seduti di fianco a sé. 

 

 

Ma non solo. L'assemblea della Lega ha riservato un lungo applauso anche a Berlusconi, quando Matteo Salvini ne ha sottolineato "la grande generosità e responsabilità".   

 

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