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La “doppia morale” M5S, usa il jobs act di Renzi e licenzia 39 dipendenti

Il gruppo parlamentare del M5S alla Camera ha scelto di licenziare tutti i dipendenti (tra cui 5 giornalisti) assunti con il Jobs Act. La Federazione Nazionale Stampa Italiana non ci sta e critica aspramente i grillini.

Il Sindacato Nazionale dei giornalisti ha infatti scritto una nota davvero molto dura contro il gruppo pentastellato. L’accusa è quella di licenziare non solo i 5 giornalisti ma anche 8 persone titolari di un contratto a tempo determinato: 6 redattori, un impiegato addetto alla commissione Finanze e un impiegato web/comunicazione. Ecco l’attacco:

“È singolare che chi si erge a paladino dei deboli e dei lavoratori precari e punta il dito contro il sindacato dei giornalisti diffondendo notizie false ricorra a procedure che, per quanto previste dalla legge, avranno come unico esito il licenziamento di 39 persone. Prima di guardare in casa d’altri, i 5 Stelle farebbero bene a informarsi e, soprattutto, ad occuparsi del destino dei lavoratori del loro gruppo parlamentare. Ma, si sa, questi ragionamenti non fanno presa su chi della doppia morale ha fatto la propria ragion d’essere”.

Ma il M5S e in una nota il gruppo parlamentare alla Camera dei deputati replica duramente alle dichiarazioni sferzanti dell’FNSI.

“Le procedure avviate dal gruppo parlamentare sono naturalmente legate alla conclusione delle legislatura, che porterà alla liquidazione del gruppo. Non esiste alcun problema sindacale, pertanto ringraziamo dell’interessamento la FNSI ma la invitiamo a rivolgere le proprie attenzioni a quei giornalisti precari e freelance che non hanno la fortuna di poter contare su un contratto giornalistico, circostanza invece garantita – come da normativa vigente – dal gruppo parlamentare del Movimento 5 Stelle. La Federazione nazionale della stampa farebbe bene a occuparsi di tutti quei giornalisti privi di tutele o inquadrati da formazioni politiche o da trasmissioni televisive senza contratto giornalistico. Con le dichiarazioni odierne la Fnsi si conferma esattamente una casta che fa politica sulle spalle dei giornalisti, senza badare alle tutele da garantire alla stampa libera e ai cronisti più deboli”.