Segnala a Zazoom - Blog Directory

Incontro Fico-Di Maio, Fico:”Siamo un Paese barzelletta, è ridicolo. Rosatellum contro il M5s”

Roma. Il Presidente della Commissione di Vigilanza Rai, Roberto Fico, dopo l’incontro che si è tenuto ieri a Montecitorio con Luigi Di Maio e altri parlamentari pentastellati sul programma editoria del M5s, ha dichiarato ai cronisti che quello con il candidato Premier “è stato un buon incontro” ma “non abbiamo parlato dei criteri per la squadra di governo M5S”.

Roberto Fico si mostra più attivo che mai su tutti i fronti, dalla legge elettorale all’editoria. Su quest’ultima, Roberto Fico, sottolineando che durante l’incontro si sia parlato di editoria pura, “senza conflitti di interesse”, dice:

“Sulla Rai abbiamo lavorato alla legge che è stata bocciata dal Pd. Sulla scorta di quella legge più altri modelli abbiamo fatto le domande per la scrittura del programma”. 

Sulla legge elettorale, Roberto Fico tuona:

“A me della legge elettorale in sé non frega niente ma sono le regole del gioco che dovrebbero essere fatte con lungimiranza, nel tempo giusto. Ma questa classe politica non è stata proprio in grado. L’urgenza del Paese non è la legge elettorale, è chiaro. Siamo arrivati al paradosso dei paradossi. Dal 2006 abbiamo avuto una legge schifosa che si chiamava ‘Porcellum’. Poi ci abbiamo messo anni per arrivare all’Italicum, altra legge chiaramente incostituzionale. Abolito l’Italicum, ci hanno lasciato con una legge alla Camera e un’altra al Senato. E ora?  Un’altra legge a pochi mesi dalle elezioni. Siamo un Paese barzelletta, è ridicolo”. 

Infine, Fico aggiunge:

“Vogliamo bloccare il Rosatellum bis perché è davvero una legge contro una forza politica, ma anche proprio contro l’idea di una democrazia che comunque è ancora rappresentativa. Abbiamo già presentato un tot di emendamenti e in Aula domani vedremo. Ci aspetta una settimana caldissima. Iniziative fuori dal Palazzo? Vedremo, tutto è possibile perché dobbiamo fare un’opposizione dura. La legge elettorale è una difficoltà che vogliono mettere in più al Movimento 5 Stelle, perché è un accordo tra di loro in cui c’è Salvini, Berlusconi, i soliti nomi. Ma non sarà una legge elettorale a bloccare il cambiamento”.