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Pisapia sceglie il male minore: “Non lascio il paese al centrodestra”

L’accordo con il Pd non è ancora siglato ma ci siamo quasi. In questo senso Giuliano Pisapia non è timoroso e sembra volerci provare per davvero.

Il leader di Cp vede dei segnali di discontinuità sia sulla legge di bilancio sia sui temi che, per Campo Progressista, costituiscono uno spartiacque: soprattutto biotestamento e ius soli.

Il primo “va approvato al più presto” e sul secondo “bisogna fare tutto il possibile”, spiega Pisapia che sembra quindi non porre l’ok allo ius soli come conditio sine qua non per un alleanza anche in virtù della scelta di Renzi che sembra preferire proprio il Biotestamento (come spiegato QUI).

Si allontana quindi, quasi definitivamente, un possibile accordo con il nuovo soggetto politico che sta nascendo a sinistra. In questo senso dura replica dell’ ex sindaco alle parole di D’Alema che lo aveva invitato a risolvere i problemi di “coscienza”. Ma Pisapia replica duramente:

“D’Alema dovrebbe rispondere alla coscienza degli italiani. Quando lui bombardava il Kosovo io ero nei campi profughi del Kosovo. Sulla coscienza preferirei che non dia lezioni a nessuno, perlomeno a me”.

Conclude poi rimarcando l’importanza di evitare che il centrodestra vinca nei collegi uninominali.