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Renzi dalla Gruber attacca Di Maio e Berlusconi, poi li sfida…

Un Matteo Renzi serio, preciso e con poche sbavature. Nessun gioco di prestigio, né promesse acchiappavoti. Così il Segretario PD si presenta da Lilli Gruber, pronto a rispondere alle domande anche di Paolo Mieli, senza fare troppe promesse e con i piedi ben saldati per terra.

La prima domanda è sulle proiezioni elettorali. La Gruber fa notare a Renzi che senza la scissione con Liberi e Uguali il PD sarebbe al 30% adesso invece è al 24. La risposta di Renzi è ricca di speranza:

Se guardiamo le ultime elezioni, i due mesi finali sono stati decisivi per ribaltare i pronostici. Dico solo che dobbiamo buttarci a testa bassa e chissà che non ci saranno delle sorprese.

Tesi confermata anche da Mieli che sostiene che il PD sia messo meglio di quanto lo diano i sondaggi. Inoltre, secondo quest’ultimo, il 25% sarebbe un buon dato, considerando che è stato lo stesso dato di 5 anni fa ma stavolta sarebbe senza Bersani e D’Alema. Renzi concorda ma ritiene che il dato da tenere in considerazione sia solo uno:

La differenza tra la vittoria e sconfitta sta nel nome del Presidente del consiglio. Se sarà un iscritto al PD avremo due risultati: la vittoria del PD e degli italiani. Perchè questa tripartizione PD – Berlusconi – M5S, mostra tre divelli culturali diversi di Governo e noi, con tutti i nostri limiti, abbiamo la squadra migliore…

Non potevano mancare le bordate nei confronti del Centrodestra, definiti un vero e proprio “pericolo”:

Il centrodestra è un remake di un qualcosa che abbiamo già visto. Prima c’era Bossi con la canottiera ora c’è Salvini con la felpa. Ritengo che non siano un pericolo per la democrazia ma per l’economia del Paese. Se ricordiamo bene l’ultima volta che hanno governato come è salito lo spread. Con noi al Governo invece, le tasse hanno cominciato a scendere e i posti di lavoro a salire.

Poi lancia un attacco diretto a Silvio Berlusconi:

Berlusconi ha governato questo paese più di Andreotti, di Aldo Moro, di De Gasperi, ha combinato molto meno rispetto a quello che avrebbe dovuto fare e gli imprenditori lo sanno…

Lilli Gruber introduce quindi l’argomento M5S, sostenendo che sia proprio l’elemento della novità quello che porta molti Italiani a preferirli, a provare…

Non penso che provare un Governo sia come provare una macchina in una concessionaria. Penso sì, che ci sia una grande domanda di novità ma ci sono delle contraddizioni. Basta vedere la gestione dei rifiuti a Roma dove ci è stato detto di no perchè non si voleva fare un favore al PD. 

Poi Renzi l’attacco a Di Maio e a tutto il suo MoVimento:

Di Maio pensa che al referendum sull’euro bisogna votare No, ma se accettiamo questa idea siamo finiti, siamo morti. L’esempio concreto è quello di Milano, una città forte resa ancora più forte dall’evento dell’Expò, Roma invece non ha voluto le Olimpiadi ma Spelacchio. Mentre noi investiamo in cultura i 5 stelle contestano vaccini, scie chimiche ed ecografie…

Poi l’attacco sul tema della giustizia

 

Dicevano onestà onestà, oggi abbiamo la Raggi a processo. Io, da Sindaco, non ho mai preso un avviso di garanzia ma non per questo mi ritengo più onesto di loro…

Dopo gli attacchi Renzi rincara la dose e chiede alla Gruber di organizzare un confronto tra lui, Di Maio e Berlusconi:

Mi piacerebbe confrontarmi con loro. Ognuno di noi spiega dove trova le coperture economiche per mantenere le promesse elettorali. Berlusconi potrebbe venire, Di Maio invece troverà un’altra scusa…


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